I prezzi dei carburanti tornano a salire per la prima volta in nove mesi, da quando a marzo il governo Draghi aveva approvato un decreto legge per tagliare i prezzi (in modo momentaneo) su benzina e diesel e contrastare l’aumento dovuto all’inflazione e alla guerra in Ucraina. Ieri sera lunghe code davanti ai benzinai per fare il pieno prima del rialzo del carburante di oggi.
Dalla mezzanotte del 1° dicembre viene dimezzato lo sconto a causa dell’aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl.
Il rialzo delle accise si tradurrà in un gettito di 317 milioni di euro in più solo nel mese di dicembre, secondo i calcoli di Assoutenti. L’associazione stima gli effetti del dimezzamento del taglio sulle accise per l’erario considerando una media di due pieni mensili a famiglia. A questo ritmo mensile, in un anno finiranno nelle casse dello Stato circa 3,8 miliardi in più.
Cosa cambia in dettaglio
Le accise sulla benzina salgono da 47,84 a 57,84 centesimi al litro, quelle sul gasolio da 36,74 a 46,74 euro al litro, quelle sul gpl da 18,26 a 26,67 centesimi al litro. La benzina in modalità servito passerà da una media di 1,801 euro al litro a 1,923 euro/litro, mentre il gasolio da 1,885 euro volerà a 2,007 euro/litro. Per il self, secondo i calcoli del Codacons, per la benzina si passa da una media di 1,650 euro/litro di ieri a 1,772 euro di oggi, il diesel da 1,733 euro/litro a 1,855 euro/litro. Un pieno di benzina o gasolio costerà 6,1 euro in più.