Da Ragusa a Frosinone: trasferimento record per la compagna del direttore generale della Asl ciociara, Angelo Aliquò. La dottoressa, dirigente medico di Neurologia, dalla Azienda sanitaria provinciale del capoluogo siciliano – la stessa da cui proviene il dg e da lui fino a poco prima diretta – è stata ‘comandata’ nell’azienda sanitaria del capoluogo ciociaro, su richiesta di quest’ultima Asl, che il compagno guida dallo scorso mese giugno.
A segnalare la singolarità del caso è stato ieri il neo presidente della commissione regionale Trasparenza e pubblicità, Massimiliano Maselli, di Fratelli d’Italia, che in una nota ha scritto: “Quanto volte abbiamo sentito parlare l’ormai ex presidente Zingaretti di meritocrazia e trasparenza nella sanità laziale. Eppure succede che alla Asl di Frosinone, il direttore generale Angelo Aliquò, insediatosi lo scorso giugno, abbia trovato a tempo di record modo e maniera di trasferire ‘in comando’ a Frosinone la compagna Paola Santalucia, assunta a tempo indeterminato presso l’azienda sanitaria di Ragusa da dove, guarda caso, proviene proprio Aliquò che di quella Asl è stato direttore generale”.
Il consigliere Maselli ha assunto la presidenza della Commissione Trasparenza solo l’altro ieri, 3 novembre, subentrando nell’incarico alla consigliera Chiara Colosimo, eletta deputato. E’ indicativo, in tal senso, che la prima dichiarazione fatta da presidente dell’organismo di Trasparenza e pubblicità della Regione Lazio riguardi il caso di Frosinone.
Ed effettivamente, a leggere le carte si rileva una incredibile celerità – se paragonata a quella con cui il sistema sanitario sbriga le altre pratiche ed eroga le prestazioni ai cittadini – che lascia stupiti. Va anche detto che le uniche carte che si possono leggere sono quelle pubblicate dalla Asp di Ragusa, perché sul sito della Asl di Frosinone non c’è nulla di consultabile al riguardo e l’albo pretorio ciociaro non ha – purtroppo o menomale, secondo i punti di vista – una sezione ‘storica’.
Tutto sarà stato fatto nel rispetto delle regole. Nessuno lo mette in dubbio. Ma di certo, una volta giunto in Ciociaria, tra le prime cose che il neo direttore generale ha pensato di fare per la Asl frusinate c’è stata quella di far trasferire la dottoressa da Ragusa a Frosinone.
Aliquò, architetto prestato alla sanità, che ha fatto esperienza prima negli apparati politici dell’assessorato alla Salute della Sicilia e poi ai vertici di istituti e aziende sanitarie della stessa regione, è stato nominato nuovo direttore generale della Asl di Frosinone ad inizio giugno 2022.
Si è insediato con decreto del 6 giugno. Ventidue giorni dopo l’insediamento e dopo le prime necessarie nomine, il 28 giugno, la Asl ciociara ha inviato una nota formale alla Asp di Ragusa – fino al mese prima guidata dallo stesso Aliquò – comunicando “l’interesse di avvalersi per le proprie esigenze e per un periodo di un anno, eventualmente rinnovabile, della collaborazione della dottoressa Santalucia Paola, dirigente medico, tramite l’istituto del comando attesa la dichiarata disponibilità manifestata dall’interessata”.
Dalla determina della Asp di Ragusa, n. 1585 del 7 luglio 2022, con cui il direttore generale facente funzioni dell’azienda sanitaria provinciale siciliana esprime il suo nulla osta, si apprende che due giorni dopo l’arrivo della richiesta da Frosinone, l’azienda ragusana ha già “manifestato formale nulla osta al trasferimento per comando e a tempo pieno per la durata di anni uno, della dottoressa Paola Santalucia presso la Asl di Frosinone con decorrenza 18/07/2022” tanto che il direttore sanitario, che svolge provvisoriamente le funzioni di dg, cioè il dottor Raffaele Elia – collega che ha appena preso il posto dello stesso Aliquò – esprime “assenso alla utilizzazione in posizione di comando presso l’Asl di Frosinone”. La delibera stabilisce anche che lo stipendio della dottoressa sarà pagato direttamente dalla Asl ciociara e (aggiunto a penna sulla delibera) le ferie non godute dalla dottoressa saranno fruite presso la Asl di Frosinone.
Nella sua nota il presidente della commissione regionale Trasparenza, Massimiliano Maselli, aggiunge: “Tutto a norma di legge? Può anche darsi, ma rimane il fatto che motivi di opportunità e di ragioni etiche avrebbero dovuto suggerire all’incauto Aliquò di evitare che la Asl di Frosinone diventasse una sorta di azienda di famiglia. Capisco che il tragitto da Roma a Ragusa è piuttosto lungo, ma a tutto c’è un limite. Mi sembra che la sanità frusinate abbia problemi ben più seri da affrontare”.
