Colloquio informale di oltre un’ora, dai contenuti privati, tra il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni (che oggi ha debuttato a Palazzo Chigi) e il presidente francese Emmanuel Macron, che è a Roma per un evento sulla pace di Sant’Egidio. Incontro in cui, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, “non vi sono tracce di riferimento alcuno a ipotesi di vigilanza straniera sulla democrazia italiana, come invece riportato da alcuni organi di stampa”.
Nel corso del colloquio, seppur informale, sono stati discussi tutti i principali dossier europei: la necessità di dare risposte veloci e comuni sul caro energia, il sostegno all’Ucraina, la difficile congiuntura economica, la gestione dei flussi migratori.
I Presidenti Meloni e Macron hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali.
“Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto con il Presidente Macron un incontro lungo e franco, nel quale si è parlato delle sfide principali che l’Europa affronta: energia, crisi internazionale, catene del valore, sovranità alimentare, geopolitica, contrasto all’immigrazione irregolare”, riferiscono le fonti. “Ci sono molti dossier che necessitano di una collaborazione e l’Italia sarà disponibile a lavorare con tutti per difendere gli interessi italiani e costruire un’Europa più efficace nel dare risposte alle grandi questioni strategiche – si sottolinea – Non vi sono tracce, invece, nel l’incontro di ieri, di riferimento alcuno a ipotesi di vigilanza straniera sulla democrazia italiana, come invece riportato da alcuni organi di stampa. Anche perché, su questo tema, il presidente del consiglio italiano si era già espresso chiaramente nelle scorse settimane.”
IL PRIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI
Giorgia Meloni, dopo il passaggio di consegne con Mario Draghi e la cerimonia della campanella, ha presieduto il primo Consiglio dei ministri “lampo” del nuovo governo. Il primo ministro ha chiesto lealtà e lavoro di squadra soprattutto in un momento così difficile per la nazione. La premier, che per prima cosa ha ringraziato Sergio Mattarella, ha inoltre ribadito ai membri del suo esecutivo di “non dimenticare mai che fare il ministro oltre a essere un onore è una grande responsabilità”.
LE DICHIARAZIONI DEI NEOMINISTRI
“Giorgia ha detto che siamo impegnati a dimostrare che questo governo sarà una bella sorpresa per tutti, per l’Italia”. Ha riferito Luca Ciriani, ministro ai Rapporti con il Parlamento al termine del Cdm. “Meloni ci ha dato un messaggio che ho apprezzato moltissimo, ci ha esortato a non dimenticare che oltre che essere un onore, è una grande responsabilità. E poi un richiamo alla lealtà, allo spirito di squadra della nostra compagine. Se tutti lavoriamo con senso di responsabilità, con onore e soprattutto lealtà, i risultati arriveranno”. L’ha detto il ministro alla Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo appena terminato il primo Consiglio dei ministri.
“Meloni ci ha dato un incoraggiamento a metterci subito a lavorare. Io vado subito a prendere il dossier sulla legge delega sulle disabilità che è un tema urgente da porre subito all’attenzione e concludere subito. Si tratterà di concludere i decreti legislativi per la legge delega”. Così la ministra delle Disabilità, Alessandra Locatelli.
“Domani al ministero facciamo il punto. I passaggi li annuncerà il premier nel messaggio alle Camere per la fiducia, c’è l’impegno a dare le soluzioni”: così il ministro Gilberto Pichetto dell’Ambiente e della sicurezza energetica a chi gli chiede del dossier energia.