Rimodulare e rinnovare in funzione delle esigenze della collettività la figura del difensore civico. Questo il motivo ispiratore della proposta di legge presentata in Regione dal consigliere Daniele Maura. A tal fine stamane è stata convocata, presso la sala Di Carlo della Pisana, la I Commissione Consiliare Permanente “Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia”. Oggetto dell’assemblea la relazione su questa figura, attualmente disciplinata dalla legge regionale numero 17 del 1980. Il difensore civico svolge una funzione primaria nell’assicurare la partecipazione popolare alla trasparenza, all’imparzialità e alla tempestività dell’attività amministrativa.
Un’indagine meramente numerica può già evidenziare in modo inequivocabile la centralità di questa figura. La Relazione, che prende in esame il solo anno solare 2023, evidenzia infatti come siano stati presentati ben 687 esposti all’ufficio preposto, con quasi 400 cittadini che hanno contattato telefonicamente la struttura al fine di ottenere chiarimenti e di esporre problemi riscontrati con la pubblica amministrazione. L’attività di difesa civica, a 44 anni di distanza dalla legge istitutiva, esige però una rivisitazione alla luce di esigenze intervenute in questo ampio lasso di tempo. La proposta del consigliere Maura, nel recepire i principi in tema di difesa civica nazionale ed internazionale, tende a valorizzare il difensore civico regionale e pretende maggiore chiarezza anche nelle procedure di nomina.
Sono molte le novità che la proposta intende introdurre. In questa sede poniamo l’attenzione sulla possibilità di decentrare l’attività presso i capoluoghi di provincia e sull’attenzione ai diritti della persona, che mai debbono essere violati da atteggiamenti lesivi di convincimenti etici, religiosi o anche di fattori ulteriori come l’età.
È stata introdotta una garanzia ulteriore per l’accesso agli atti amministrativi, con termine perentorio all’amministrazione di emanare l’accoglimento o il giustificato diniego. Centrale in questa proposta di legge è l’assegnazione al Difensore civico della funzione di garante per il diritto alla salute, che consente d’intervenire nei confronti di organismi sanitari pubblici e privati, nonché degli ordini e dei collegi professionali di settore. In merito alla richiesta di attivazione dei poteri sostitutivi l’istanza dovrà essere inoltrata alla Giunta Regionale, che informerà il Difensore degli esiti e dell’eventuale nomina di un commissario ad acta.
Disciplinato infine il procedimento di costituzione di parte civile. Il Difensore sarà assistito dall’avvocatura regionale o da avvocato che abbia accettato il gratuito patrocino. Il Garante potrà disporre che il risarcimento del danno sia erogato ad associazioni pubbliche o di volontariato. Complessivamente, la proposta di legge Maura si pone nel solco di un indispensabile adeguamento di una figura che va assumendo un ruolo primario a tutela dei cittadini e che pertanto deve essere disciplinata con attenzione e dotata di strumenti utili ad assolvere al meglio la propria delicata funzione.