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Dalla Regione all’Ater: il macigno di debiti ereditato dai “governi dei migliori”. Sorpresona: esiste un centrosinistra alla Ciociaria

Massimo Pizzuti
Novembre 20, 2023
Antonello Iannarilli, commissario Ater

Giorgia Meloni irraggiungibile, Antonio Tajani al secondo posto. Ma è importante soffermarsi sul terzo gradino del podio, perché è lì che si sta giocando, sul piano politico, la leadership dell’opposizione. Parliamo dei dati del sondaggio Dire-Tecné sul gradimento dei leader dei partiti. Le interviste sono state realizzate il 16 e 17 novembre.
Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) perde lo 0,1 e resta saldamente al vertice di questa speciale classifica con il 44%. Antonio Tajani (Forza Italia)  è al 32,6%. Giuseppe Conte ha sempre avuto in questi anni delle buone percentuali
personali ed è questo che gli ha consentito di duellare con il Pd. Ma adesso vede avvicinarsi moltissimo Elly Schlein. Il presidente dei Cinque Stelle è al 30,6% (-0,2), la segretaria del Partito Democratico al 30,5% (+0,2). Tra le manifestazioni in piazza e i dibattiti nelle aule parlamentari (a cominciare dal salario minimo) sono in corso delle prove importanti per cercare di riunificare le minoranze. Come partito i Democrat sono ormai stabilmente davanti ai pentastellati, ma Conte sopravanzava Schlein sul piano del gradimento. Se anche questo aspetto dovesse cambiare, allora ci sarebbero delle conseguenze.
Il resto della classifica: Matteo Salvini (Lega) al 29,2% (-0,1), Emma Bonino (+Europa) al 25% (stabile), Maurizio Lupi (Noi Moderati) al 24,8% (-0,2), Carlo Calenda (Azione) al 20,6% (+0,1), Angelo Bonelli (Verdi) al 16,1% (+0,1%), Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) al 15% (-0,2), Matteo Renzi (Italia Viva) al 14,8% (+0,1).

LA DESTRA E I DEBITI EREDITATI

Nella riunione con i sindacati di qualche giorno fa il commissario dell’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica) il commissario Antonello Iannarilli ha preferito parlare chiaro e dire che la situazione finanziaria dell’ente è da profondo rosso. Al punto che è a rischio il pagamento degli stipendi. L’esponente di Fratelli d’Italia è impegnato in una ricognizione precisa della situazione e quello che sta emergendo è assai preoccupante. Ci sono 44 milioni di euro di affitti mai riscossi: una montagna di debiti che sarà complicatissimo “scalare”. Perfino con le ingiunzioni di pagamento. Gli alloggi occupati abusivamente sono 400: l’Ater conta 6.500 appartamenti di proprietà. Poi ci sono diverse inchieste e svariati contenziosi giudiziari, molti dei quali di lavoro. Una situazione che Antonello Iannarilli, indicato dalla giunta regionale del presidente Francesco Rocca, ha ereditato.
D’altronde di cosa meravigliarsi? Per quanto riguarda il bilancio 2022 della Regione Lazio c’è stato sì il giudizio di parifica della Corte dei Conti, che però ha contestualmente certificato la mancanza di 170 milioni di euro. Un buco che peserà tantissimo. Uno stock di debito, hanno avvertito i magistrati contabili nelle motivazioni, pari “a circa 28,1 miliardi, di cui 22,3 per debiti da finanziamento che graveranno per i successivi 25 anni sul bilancio regionale, con un onere annuo medio complessivo di oltre un miliardo”. Sempre nelle motivazioni, pubblicate pochi giorni fa, la Corte dei Conti ha spiegato che negli anni passati è cresciuta la spesa per i “costi della politica”. Vale a dire “il personale impiegato negli uffici in diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico”. Ricostruzioni che sfatano il mito dei “governi dei migliori” a trazione centrosinistra. Non è così e adesso le Amministrazioni di centrodestra dovranno onorare i debiti contratti dai predecessori “progressisti”. Alla Regione Lazio, all’Ater ma pure in altre realtà.

CENTROSINISTRA E PROVINCIALI

Alle provinciali di Frosinone ci sarà una lista di centrosinistra: Pd, Italia Viva, Possibile, Azione e Demos. Il Movimento Cinque Stelle ha pochissimi amministratori comunali e ad elezioni del genere non ha mai partecipato veramente. Il Partito Socialista Italiano di Gian Franco Schietroma, pur lasciando libertà di voto ai propri rappresentanti, ha preferito salire sull’Aventino per protestare contro una legge che sottrae ai cittadini la libertà di scelta. Sinistra Italiana, invece, ha scelto la strada di un accordo con Luigi Vacana (Provincia in Comune). I Verdi non si sono (ancora) espressi. In realtà la mossa del Pd serve ad accrescere i voti ponderati. Certamente però la Ciociaria si dimostra in controtendenza: da queste parti nessun problema tra Pd, Azione e Italia Viva. Sarà per la presenza di Francesco De Angelis.

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