Dallavalle, un argento inatteso ma che poteva essere oro: Pichardo sfrutta l’ultimo salto della gara

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E’ arrivata la sesta medaglia per la spedizione azzura ai mondiali di Tokyo, ed è arrivata in una gara in cui il principale favorito era proprio un azzurro. A vincere l’argento nel salto triplo non è stato però Andy Diaz, il formidabile atleta nato a Cuba e naturalizzato italiano, vincitore di europei e mondiali indoor e anche della Diamond League 2025.
A far (quasi) saltare il banco è stato infatti Andrea Dallavalle, atleta del 1999 allenato da Ennio Buttò. Nel sesto tentativo a disposizione il piacentino, studente di economia aziendale e già quarto in un precedente mondiale, ha sbalordito il mondo migliorando il proprio personale e atterrando a 17,64.
A quel punto mancano tre salti al termine della gara: Triky, algerino, non è riuscito a migliorare il suo 17,25; Lazaro Martinez, cubano ha pasticciato nella rincorsa e prodotto un salto nullo. Mancava solo lui, Pichardo, che per tutta la gara era stato praticamente in testa e che si è trovato d’improvviso sbalzato dal primo gradino del podio. La reazione del cubano/portoghese è stata da grandissimo campione: con un triplo balzo prodigioso è atterrato a 17,91 e si è ripreso la medaglia d’oro. Una beffa per Andrea, che già carezzava uno storico ed incredibile successo nella competizione più importante dopo quella olimpica.
Resta comunque un argento che riscrive la carriera del ventiseienne saltatore emiliano.
Peccato per Andy Diaz, che a dispetto di vari acciacchi fisici era stato in fondo il dominatore della stagione, ma che stavolta si è dovuto contentare di un 17,19 che gli è valso soltanto il sesto posto. Palesemente condizionato nella fase di rincorsa ed impossibilitato a sviluppare la consueta velocità, l’italo cubano ci ha provato con tutta la tenacia di cui dispone, ma davvero non ha potuto fare di più. Per l’allievo di Fabrizio Donato ora il grande obiettivo sarà Los Angeles.
La giornata azzurra ha vissuto anche della buona partenza di Sveva Gerevini nell’eptathlon e dell’eccellente terzo posto in semifinale negli 800 di Elisa Coiro. Purtroppo, come per Pernici, l’ingresso in finale è stato solo sfiorato. Negli ultimi due giorni proveremo a migliorare il record di medaglie, già eguagliato grazie a Dallavalle.

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