Ventotto comunicazioni Pec spedite da Fare Lazio Frosinone a Comuni e enti competenti affinché si faccia chiarezza sullo stato della depurazione delle acque reflue in provincia di Frosinone.
Richiesta di accesso agli atti a 27 sindaci e all’Arpa Lazio
Ieri, nonostante fosse domenica, il presidente provinciale dell’associazione ambientalista, Marco Belli, ha inoltrato 28 richieste di accesso agli atti per poter visionare la documentazione relativa all’esistenza e al funzionamento degli impianti di depurazione dei comuni di Amaseno, Arce, Ausonia, Casalattico, Castelnuovo Parano, Castrocielo, Coreno Ausonio, Filettino, Fontana Liri, Giuliano di Roma, Isola del Liri, Morolo, Paliano, Patrica, Piedimonte San Germano, Posta Fibreno, Rocca d’Arce, San Giovanni Incarico, Supino, Torre Cajetani, Trivigliano, Vallecorsa, Vallemaio, Villa Latina, Villa Santo Stefano e Vicalvi. Inoltre la stessa richiesta è stata inviata all’Arpa Lazio e, per conoscenza anche al Ministero dell’Ambiente e al Comando Carabinieri Tutela Ambientale di Roma.
Pronto un dossier da consegnare al Commissario UE
Fare Verde sta infatti redigendo un dossier sullo stato della depurazione in Ciociaria – già oggetto di sanzioni da parte dell’Unione europea – da inviare al Commissario all’Ambiente della stessa Ue.
I sospetti degli ambientalisti: impianti inesistenti o non funzionanti
Nelle comunicazioni inviate, il presidente Belli ricorda ai sindaci e alle altre autorità destinatarie, che “Fare Verde Provincia di Frosinone da anni si batte per la corretta depurazione delle acque reflue urbane con il suo programma ACQUA CHIARA che ha investito numerosi territori comunali della Provincia di Frosinone” e quindi evidenzia: “Da informazioni assunte i territori Comunali indicati in oggetto potrebbero essere sprovvisti di impianti per la depurazione delle acque reflue urbane e in alcuni casi, pur essendoci gli impianti per la depurazione delle acque reflue urbane, risultano non funzionanti o mai resi funzionanti”.
Nello stesso documento si specifica che: “Le informazioni richieste ai signori Sindaci e all’Arpa Lazio, Sezione di Frosinone” serviranno “per essere allegate al dossier sulla depurazione delle acque reflue urbane in provincia di Frosinone, che sarà presentato direttamente alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea e al commissario all’Ambiente Virginijus Sinkevičius”.
Iniziativa partita con la Giornata mondiale della Terra
L’iniziativa di Fare Verde era stata annunciata già l’altro ieri, in occasione della Giornata mondiale della Terra. In quell’occasione Belli aveva detto: “Quest’anno c’è grande attenzione per la risorsa idrica e per la qualità delle acque. La nostra Associazione nella giornata dedicata alla Terra ha chiesto a ben 27 sindaci di altrettanti comuni della provincia di Frosinone in quali impianti vengono depurate le loro acque reflue urbane, perché alla nostra associazione di tutela ambientale risulta che quei centri potrebbero essere sprovvisti di impianti per la depurazione o ci potrebbero essere depuratori non funzionanti.
Un comune su tre presenterebbe ‘criticità’
Se i numeri di Fare Verde non sono sbagliati, si tratterebbe di circa un comune non in regola con la depurazione ogni tre. Un dato elevatissimo visto il forte impatto e l’inquinamento generato sull’ambiente. “La Terra si celebra risanando l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo – ha ricordato Belli -; evitando la cementificazione selvaggia, la distruzione degli ecosistemi e degli habitat delle specie minacciate. Tutti dovrebbero aver già capito che si deve limitare al massimo l’uso del carbone, del petrolio e dei gas naturali per le gravissime conseguenze che hanno sui mutamenti climatici. Invece… si continua ad andare in direzione opposta”.