Di Francesco e la salvezza: “Andiamo a prendercela, tutti insieme”

L’impegno è severo, perché il Bologna è la squadra rivelazione di questo campionato, la sola inattesa nelle posizioni nobili della graduatoria.
I felsinei, a otto giornate dalla conclusione, cominciano a credere davvero nella chance di arpionare uno dei posti utili per la Champions, che come tutti sanno potrebbero anche essere cinque.
Eusebio Di Francesco risponde con grande serenità alle domande dei cronisti, alla vigilia di questo match cruciale per la stagione dei canarini.
Come sempre, non anticipa se giocherà a tre in difesa, ma evidenzia come la versatilità degli avversari di turno rappresenti un enigma in più nella scelta del modulo da adottare.
Indica in Calafiori il giocatore più bravo e sorprendente del team emiliano. “Ha fisicità e tecnica invidiabili e si è espresso con grande continuità per tutta la stagione. Subito dopo metto Zirkzee, che è un centravanti atipico e perciò difficilissimo da contenere.
Poi c’è Orso (Orsolini), che tra l’altro è molto amico di mio figlio e che secondo me ha potenzialità enormi e può far meglio di quanto già abbia fatto”.
E veniamo al Frosinone e al punto sugli indisponibili. Ovviamente non ci sarà Oyono, che proprio oggi ha subito un intervento per risolvere in via definitiva il problema al piede.
“La decisione di non intervenire in passato può, con il senno del poi, essere ritenuta non corretta. Ma sono cose che si decidono di concerto con lo staff medico e con il giocatore. Peccato perché Anthony aveva iniziato la stagione in modo davvero brillante, ma questo calvario del piede lo ha frenato, sottraendoci a lungo una pedina importante”.
Altre assenze sono quelle di Gelli, Harroui e Monterisi, che comunque Di Francesco conta di recuperare già dalla prossima gara.
“Marchizza verrà convocato, al pari di Lirola e Brescianini. Per Marchizza c’è ancora un piccolo gap da colmare, ma la sua positività e la sua capacità di far gruppo sono per noi importanti. Gli altri, avendo meno allenamenti di gruppo, sono a disposizione ma naturalmente dovrò decidere su un loro eventuale impiego non trascurando questo particolare”.
Non ci sono certezze nemmeno in merito all’impiego come titolare di Reinier, ma buone parole sì: “Reinier è un ragazzo di grande talento che ama il gioco brillante, ha estro ed è propositivo. Deve ancora crescere nella fase di non possesso, ma s’impegna in tal senso e perciò presto sarà più completo”.
L’appello alla coesione è più di una speranza: “Ho visto i ragazzi della Curva nell’allenamento a porte aperte e il loro incitamento è il messaggio più bello. Sento coesione e affetto intorno alla squadra e sono stimoli importanti. Daremo tutto, sperando che basti”.