La Regione Lazio ha attivato un contributo destinato ai docenti precari delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado. L’ammontare del bonus verrà erogato una tantum ed è determinato sulla base della durata del periodo dell’incarico di insegnamento.
Come verrà erogato e come spendere il bonus
600 euro per insegnanti che sono stati destinatari di uno o più incarichi di insegnamento per un periodo pari a 12 mesi; 400 euro per insegnanti che sono stati destinatari di uno o più incarichi di insegnamento per un periodo totale compreso tra 6 mesi e 12 mesi. Il bonus può essere speso per corsi di formazione o attività di empowerment, come l’acquisto di libri di lettura e approfondimento, abbonamenti a riviste specializzate oppure ticket per mostre, spettacoli teatrali ed eventi culturali.
”Il sostegno economico che si vuole erogare – spiega la Regione – serve ad incoraggiare il continuo e costante accrescimento delle competenze dell’intera classe docente nella consapevolezza diffusa che un bagaglio di informazioni e conoscenze adeguato e al passo con i tempi è decisivo per affrontare le sfide della società contemporanea anche nell’ottica di un dialogo produttivo e proficuo con la popolazione studentesca”.
“Un accordo fortemente voluto dalla nostra organizzazione sindacale – spiega il segretario generale della Flc Cgil Roma e Lazio Alessandro Tatarella – che dà un impulso continuo e costante all’accrescimento delle competenze dell’intera classe docente al fine di incentivare la formazione in servizio e, in particolare, della connessione che sussiste tra la valorizzazione dell’accesso a nuove conoscenze e competenze delle lavoratrici e dei lavoratori delle istituzioni scolastiche statali e la progressiva eliminazione dei fenomeni di dispersione scolastica, ovvero del pieno e universale raggiungimento dei più alti gradi d’istruzione”.
L’erogazione del contributo è il frutto di un accordo siglato nei giorni scorsi dalla Regione con i sindacati. ”Si tratta ora di rendere sistematico e permanente il beneficio – dichiara la Cisl Scuola -, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto il diritto al bonus a favore di un gruppo di docenti di religione con contratto a tempo determinato, sulla base del presupposto che è a carico dell’Amministrazione Scolastica l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e tempo determinato, strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio. A tal fine, sono allo studio da parte della Cisl Scuola le misure idonee al raggiungimento di tale scopo”.