Silvio Berlusconi è morto all’Ospedale San Raffaele di Milano intorno alle 9.30 di questa mattina. Il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset aveva 86 anni. Berlusconi era tornato al San Raffaele lo scorso venerdì, dopo il lungo ricovero che lo aveva costretto 45 giorni a letto a causa di una grave polmonite, conseguenza della leucemia che combatteva da tempo. In mattinata, il fratello Paolo e i figli erano accorsi in ospedale, dove si trovava la compagna Marta Fascina, che non lo ha abbandonato mai in questi ultimi giorni.
Nel corso degli ultimi anni l’ex premier aveva subito alcune operazioni piuttosto delicate, nel 2016 un intervento al cuore per la sostituzione della valvola aortica, e nel 2019 un’operazione d’urgenza per un’occlusione intestinale. Aveva comunque sempre mantenuto la guida del partito di centrodestra da lui fondato e alle elezioni del 25 settembre è stato eletto senatore, tornando in parlamento dopo nove anni di assenza.
Tre volte presidente del Consiglio e uno degli imprenditori più famosi e di successo in Italia, Silvio Berlusconi ha segnato la storia dell’Italia moderna. Come scrive Repubblica “E’ stato l’Arcitaliano per eccellenza. Se n’è andato oggi a 86 anni dopo un’esistenza da mattatore assoluto. Nell’ultimo cinquantennio non c’è stato un giorno in cui il suo nome non sia stato evocato, in tv, sui giornali, in Parlamento, nei bar, allo stadio”.
Le prime reazioni dal mondo della politica
Renzi: amato e odiato ma Berlusconi ha fatto la storia d’Italia
“Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese”. Lo ha scritto su Facebook il leader di Italia Viva Matteo Renzi. “Tanti – aggiunge – lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito. A tutti quelli che gli hanno voluto bene il mio abbraccio più affettuoso e più sincero. In queste ore porto con me i ricordi dei nostri incontri, dei tanti consigli, dei nostri accordi, dei nostri scontri. Ma soprattutto di una telefonata in cui Silvio, non il Presidente, mi ha fatto scendere una lacrima parlando della mamma. Ci mancherai Pres, che la terra ti sia lieve”.
Prodi: la nostra rivalità mai trascesa in inimicizia
“Partecipo al profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Lo ricordo come un leader politico che, nel suo lungo e intenso impegno pubblico, ha esercitato una grande influenza nella vita del nostro paese, incidendo non solo sulle Istituzioni, ma anche nella vita di tutti i cittadini”. Lo afferma l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi. “Nel nostro lungo confronto politico – aggiunge – abbiamo rappresentato mondi diversi e contrapposti, ma la nostra rivalità non è mai trascesa in sentimenti di inimicizia sul piano personale, mantenendo il confronto in un ambito di reciproco rispetto. Ho apprezzato il suo sostegno alla causa europeista, soprattutto perché confermato e ribadito in un periodo in cui il nostro comune destino europeo era messo duramente e imprudentemente sotto accusa. Porgo alla sua famiglia e a tutti i suoi cari le mie più profonde condoglianze”.