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E’ scattato il toto-Pisana. Nel pontino è bagarre all’interno dei partiti. Ecco i rumors

Marco Battistini
Nel Pd ormai non si fa mistero della scalata di Daniele Leodori. Sull’altro fronte il nome più gettonato è quello di Francesco Lollobrigida. Tra i partiti pontini è tempo di nomination in vista dell’appuntamento elettorale
Aprile 9, 2022
Daniele Leodori

Per la partita delle regionali manca un anno, forse anche meno. A Roma si comincia a discutere sui possibili candidati alla presidenza.
Il secondo mandato di Nicola Zingaretti scadrà a marzo del 2023, il voto cadrebbe in concomitanza con le elezioni politiche qualora il Parlamento completasse la legislatura fino alla scadenza naturale. Per l’attuale governatore appare scontata la discesa in campo per un seggio alla Camera.

Nel Pd ormai non si fa mistero della scalata di Daniele Leodori, vice di Zingaretti e sponsorizzato da Areadem di Franceschini. Leodori ha dalla sua il via libera del M5S e la sua connotazione centrista dovrebbe garantirgli il sostegno anche dell’area liberal-democratica (Calenda, Radicali e Renzi). Suo possibile competitor è Alessio D’Amato, le cui quotazioni sono in calo.

Sull’altro fronte il nome più gettonato è quello di Francesco Lollobrigida. Ex consigliere comunale a Subiaco, poi alla Provincia di Roma sino al 2003, quindi assessore ad Ardea, due anni con Renata Polverini come assessore ai Trasporti della Regione, è rientrato alla Regione con grazie al posto lasciato da Andrea Augello, sino a quando nel 2018 non arriva alla Camera. Oggi è capogruppo di Fratelli d’Italia ma è anche considerato uno dei maggiorenti del partito romano. Particolare non da poco, è sposato con Arianna, la sorella di Giorgia Meloni. La Lega non sembra più in grado di avanzare pretese e potrà al massimo accontentarsi di chiedere 2 posti in giunta in caso di vittoria della coalizione. Alleanza nella quale FI rischia di fare la parte del contraente debole.

Con il 3% delle comunali romane gli azzurri sono chiamati alla lotta per la sopravvivenza. Ma temono di perdere truppe anche nelle province dove sono più radicati. Forza Italia molto probabilmente raggiungerà un’intesa con Udc e piccoli gruppi moderati. 

IL FRONTE PONTINO

Tra i partiti pontini è tempo di nomination in vista dell’appuntamento elettorale. Il clima di competizione sfrenata si respira all’interno di tutte le forze politiche. La Lega in primis appare quella con le maggiori incognite. Manca una leadership chiara e inconfondibile. Il partito di Salvini che solo tre anni fa appariva per consensi (anche nel territorio pontino) il vero perno della triplice oggi è una polveriera pronta ad esplodere.

Si preannuncia infatti una lotta serrata e senza esclusione di colpi. Il capogruppo in carica Angelo Orlando Tripodi, pur abituato a navigare nei mari in tempesta, rischia di dover affrontare una lunga e insidiosa campagna elettorale. Antonio Di Rocco, Romolo Del Balzo, Gianluca Corradini e soprattutto Giovanna Miele sono in grado di tenere viva una corsa al seggio per nulla scontata. Tra le donne sono comunque in ballo anche i nomi di Sara Norcia e Marilena Sovrani. Dentro Forza Italia i nomi più gettonati sono quelli del segretario provinciale Alessandro Calvi e del sindaco di Gaeta (ormai a fine mandato) Cosmo Mitrano.

Nel ruolo di possibili outsider ci sono Vincenzo Carnevale (vicesindaco di Fondi) e Federico Carnevale (sindaco di Monte San Biagio). Giuseppe Simeone avrebbe fatto sapere di non volersi ricandidare. Quanto a Fratelli d’Italia tutto lascia pensare che la partita sia quasi a senso unico, con Enrico Tiero largamente favorito e il cui forte consenso si estende da Latina al sud della provincia. Accanto a lui una donna, che sarà quasi sicuramente Ilaria Marangoni. Un altro concorrente arriverebbe da Aprilia, dove Domenico Vulcano potrebbe tentare la scalata alla Pisana.

UNA TERNA PER IL PD

Sull’altro versante il Pd riproporrà Salvatore La Penna, il cui potere interno va sempre più consolidandosi. La nomina del suo fedelissimo Omar Sarubbo a segretario provinciale ne è la prova più evidente. Più complessa è invece la partita di Enrico Forte, possibile aspirante deputato. Bisognerà capire se quella di Montecitorio sia una semplice suggestione. Se così fosse per Forte non resterebbe che ripresentarsi per un terzo mandato a La Pisana, facendo leva sulla fresca nomina a presidente della commissione Trasporti e Lavori pubblici. Sempre che non decida di rimanere fuori dalla mischia, lanciando un outsider di suo gradimento (Enzo De Amicis, capogruppo consiliare a Latina), per poi magari rispuntare con un assessorato in caso di vittoria dem.
Ma attenzione perché i giochi non sono affatto scontati. Probabile infatti la discesa in campo dell’assessore all’Agricoltura Enrica Onorati, peraltro molto vicina a Salvatore La Penna. Un’accoppiata che potrebbe far saltare il banco. A conti fatti l’odore della vittoria si respira già in casa dem e la possibilità di eleggere 2 consiglieri in provincia di Latina renderà la sfida interna particolarmente stimolante.

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