Quando l’approccio è quello giusto i risultati arrivano. E se diventa sistematico probabilmente si potranno ridurre in futuro gli effetti nefasti della mobilità passiva in sanità. Che oltre ai danni economici per il sistema sanitario producono ben più gravi problemi ai pazienti e alle famiglie del nostro territorio spesso costrette a emigrare per tentare di risolvere patologie più o meno gravi.
La linea seguita da tempo dalla Asl di Frosinone è quella della stretta collaborazione tra i vari reparti mettendo in rete tutte il know-how delle tante eccellenze (mediche e infiermeristiche) che portano avanti le diverse strutture dei nostri ospedali.
Nei giorni scorsi allo Spaziani di Frosinone le equipe della neurochirurgia di Frosinone con i dottori Giancarlo D’Andrea e Giuseppe Mezzetti e quella della chirurgia generale di Sora con i dottori Stefano Mattacchione e Placido Bruzzaniti hanno brillantemente portato a termine la complessa e delicata rimozione di un tumore (il cordoma del sacro) in una paziente di trent’anni.
L’intervento
Più in particolare i chirurghi dell’ospedale sorano hanno effettuato la preparazione dell’uretere e della parte vascolare. La completa esposizione della parte anteriore del tumore ha permesso ai neurochirurghi l’asportazione in completa sicurezza. Gli stessi hanno completamente liberato le radici nervose a livello dell’osso sacro che erano inglobate nella capsula tumorale con l’ausilio del monitoraggio neurofisiologico riducendo così la massa in modo molto importante e separandola nettamente dalle strutture vascolari e nervose.
Nel successivo stand-by chirurgico mediante l’approccio posteriore con completa esposizione del sacco durale è stata effettuate la liberazione delle radici sacrali e la completa asportazione del tumore fino al raggiungimento del cavo operatorio anteriore predisposto in precedenza.
La qualità delle cure
L’intervento si è concluso senza alcuna complicazione confermando la qualità di cura erogata dall’Asl di Frosinone per ogni tipo di intervento. Anche più difficile e complesso di quello eseguito nei giorni scorsi. Basti pensare ai tumori lombosacrali che possono essere trattati con successo evitando dolorose trasferte verso la capitale o altre regioni italiane. Trasferte che spesso non tengono conto della degenza e della riabilitazione post-operatoria che la Asl di Frosinone è impegnata ad erogare con alti standard qualitativi.