“Ci aspettano sfide e il Frusinate deve necessariamente migliorare alcuni parametri e performance, per non perdere il treno della ZES, la Zona Economica Speciale”. Federlazio Frosinone preme affinché il Basso Lazio (leggi le province di Frosinone e Latina” vengano inserite nella ZES Unica, che in base alla legge, entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio.
Un orientamento che il presidente di Federlazio Frosinone, Nino Polito, ha già espresso intervenendo in audizione presso la XI Commissione Sviluppo Economico del Consiglio Regionale lo scorso mese di settembre, dove ha parlato di rilancio del settore industriale della provincia, evidenziando, appunto, anche l’opportunità della ZES.
La ZES è un’unica Zona economica speciale per il Mezzogiorno, che riorganizza il sistema delle ZES già operanti, creando ulteriori e migliori condizioni: semplificazioni burocratiche, come lo strumento dell’autorizzazione unica, e la conferenza dei servizi semplificata, ovvero, l’abbattimento della metà dei tempi di ottenimento dei rispettivi pareri. In aggiunta, misure di agevolazione fiscale con il credito d’imposta.
“Il Lazio, rientrando tra le regioni più sviluppate, trascina le province di Frosinone e di Latina che, pur avendo i valori più bassi rispetto a quelli regionali, restano fuori da questi benefici – evidenziano dall’associazione di categoria -. Ciò è dovuto alla normativa che tiene conto della media regionale degli indicatori economici e non di quelli dei singoli territori.
Il Basso Lazio, non è soltanto un territorio fuori dai benefici della ZES, ma è confinante con aree che ne andranno a beneficiare. Si creeranno, pertanto, condizioni di concorrenza molto forti che potrebbero portare ad accentuare un processo di delocalizzazione di imprese che, a distanza di pochi chilometri, avrebbero l’opportunità di vantaggi competitivi rilevanti – avvertono da Federlazio -. Ciò andrà ad impoverire ulteriormente un tessuto economico già in difficoltà. Diventa urgente e necessario un intervento affinché il Basso Lazio entri nella ZES”.
Il presidente Polito ha evidenziato anche come “i mercati stanno affrontando sfide significative e risulta cruciale per il frusinate migliorare alcuni indicatori di performance, indispensabili nella sfida competitiva. In cima alla lista: tempi degli iter autorizzativi, sburocratizzazione, fiscalità. L’inclusione del Basso Lazio nella ZES, può certamente aumentarne l’attrattività e lo sviluppo, o quantomeno bisognerà valutare l’opportunità di provvedimenti e strumenti che possano schermarlo da fenomeni di competitività a due velocità”.