informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Egato, Buschini traballa: “La delibera sulle ‘nuove’ quote non c’è”. Lo dice la Regione (e noi ve lo avevamo detto)

Cesidio Vano
Aprile 18, 2023
Mauro Buschini

La Regione Lazio ‘abbandona’ Buschini e conferma che la ‘nuova delibera’, sulle quote di rappresentanza dei comuni nell’Egato rifiuti di Frosinone Ambiente (Egaf), non esiste.

L’atto, sulla scorta del quale, l’Egaf -, presieduto da Mauro Buschini -, sta chiedendo ai 91 comuni della provincia di Frosinone di versare la propria parte di copertura delle spese di bilancio 2023 (1,2 milioni di euro in totale, per due terzi necessari a pagare le indennità di presidente, consiglio direttivo e gli stipendi al personale) non c’è, non è stato perfezionato l’iter amministrativo e quindi non esiste come delibera della giunta regionale.

Egato, iter di approvazione non completato, ora le cose si complicano

Una questione non da poco e che, a questo punto, rischia di far cappottare la poltrona su cui siede l’ex consigliere regionale del Pd – che per quell’incarico ha rinunciato a ricandidarsi alla Regione – e, con lui, quelle dei 4 componenti del consiglio direttivo.

L’atto “che non c’è” era quello che doveva servire a sanare le carenze della prima delibera – impugnata dal Comune di Fiuggi davanti al Tar – con cui la Giunta regionale dimissionaria, a novembre 2022, aveva ripartito il ‘peso’ di ogni comune, nel nascituro Egato dei rifiuti: ente di gestione dell’ambito territoriale coincidente con la provincia ciociara, che dovrebbe trattare in forma unitaria – come accade con l’Ato idrico – il servizio di raccolta dei rifiuti.

L’atto (che non c’è) doveva sanare le censure lamentate da Fiuggi al Tar

Nel suo ricorso ai giudici amministrativi, tramite l’avvocato Fabio Raponi, il Comune di Fiuggi ha contestato proprio l’illegittimità della prima delibera di ripartizione delle quote ai comuni, a partire dal fatto che non vi fossero indicati né i dati, né le formule e né il metodo seguito per computare la percentuale di assegnazione ad ogni Municipio. Percentuale utile essenzialmente a due cose: eleggere il presidente e – importante – ‘pagare’ i debiti che farà l’Egaf.

Tra l’altro, va detto, la nuova (ed inesistente) delibera – dopo l’esplicitazione delle formule matematiche di riparto – dava risultati leggermente differenti per le quote di ogni ente. L’Egaf ha deciso di utilizzare quelle ‘nuove quote’ (spesso più onerose) per chiedere i versamenti ai sindaci, convinto che la ‘nuova delibera’ fosse cosa fatta. Quelle richieste oggi sono, almeno nelle somme indicate, sbagliate.

Tentativo in extremis di ‘rettificare’ gli errori

Davanti alle contestazioni di Fiuggi, la Regione ha difeso la bontà dei suoi atti, ma lo ha fatto essenzialmente sostenendo che le censure poste dal Comune erano state superate da una successiva deliberazione, votata il 10 febbraio dalla giunta uscente, che avrebbe dovuto sanare le illegittimità – riconoscendo quindi indirettamente che ce ne fossero – denunciate dall’ente termale.

Solo che la delibera che doveva rettificare il primo atto non ha concluso l’iter di approvazione, poiché, benché la giunta regionale l’abbia votata – decisione (DEC) n. 4 del 10 febbraio 2023 -, non è stato mai rilasciato il necessario parere della competente commissione consiliare (quella sui rifiuti) anche perché nel frattempo, il 12 e 13 febbraio, cioè un paio di giorni dopo il tentativo di mettere a posto le carte, si è votato per il nuovo consiglio.

E noi ve lo avevamo detto (e c’hanno letto)

Avevamo segnalato la vicenda con questo articolo lo scorso 4 aprile e – sarà stata una coincidenza – lo stesso giorno la Regione Lazio ha inviato una nota ai propri avvocati, Rodolfo Murra e Rosa Privitera, impegnati della difesa dell’ente della Pisana davanti al Tar di Roma, dove il Comune di Fiuggi è insorto chiedendo – in buona sostanza – l’annullamento dell’istituzione dell’Egaf e di tutto gli atti che ha nel frattempo compiuto, spiegando proprio che la proposta di rettifica della precedente delibera sulle quote di rappresentanza dei comuni non si è mai perfezionata.
Scrivono i funzionari reggenti della Direzione Rifiuti: “Essendo stato (…) sciolto il Consiglio Regionale e considerato che il 12 e il 13 febbraio 2023 si sono svolte le consultazioni per l’elezione diretta del Presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio e che, a seguito degli esiti delle predette elezioni, in data 2 marzo 2023, è stato proclamato il nuovo Presidente della Regione Lazio, la DEC n. 4 del 10/02/2023, non avendo ottenuto il previsto parere della Commissione Consiliare, non è stata approvata come Deliberazione di Giunta Regionale”.

Egato, ora si torna al Tar, ma la stessa Regione ha servito ottime carte a Fiuggi

La rettifica non c’è e l’atto precedente è ‘indebolito’ dalle stesse intenzioni della Regione di modificarlo, per dargli quella forma che, forse, avrebbe dovuto avere fin dall’inizio. Su questo però decideranno i giudici del Tar a cui il Comune di Fiuggi, come annunciato nelle scorse settimane – e dopo questa ‘svolta’ – dovrebbe tornare a chiedere misure cautelari a tutela dei conti pubblici e dei cittadini, anche perché – s’era già detto – il milione e 200mila euro che l’Egaf vuole incassare finirà dritto dritto sulla Tari che pagano le famiglie ciociare.

Gennaio 3, 2025

Entrambe le correnti hanno voluto mostrare i muscoli. AreaDem di Francesco De Angelis lo ha fatto con una presa di

Dicembre 29, 2024

Alla fine si è dimesso anche il presidente della commissione congressuale, Alberto Tanzilli. Era stato indicato all’unanimità in questo ruolo:

Dicembre 26, 2024

Fuochi artificiali per la fine del 2024. Due i fronti caldi: il  congresso del Pd e la situazione politica al

Dicembre 23, 2024

“Come promesso abbiamo completato il lavoro! Dopo la cancellazione lo scorso anno dell’Egato dei Rifiuti di Frosinone, grazie al mio

Dicembre 22, 2024

Dall’analisi dei numeri si capiscono bene le situazioni politiche: dagli equilibri ai rapporti di forza. In tre giorni ci sono

ULTIMI ARTICOLI