Dire che i giudici del Tar abbiano ‘bocciato’ la delibera della Giunta regionale che annullava la costituzione dell’Egato rifiuti di Frosinone è dire qualcosa che, ad oggi non ha senso.
I giudici del Tar, al momento, il ricorso dell’Egato Ambiente Frosinone (Egaf) non lo hanno neppure letto. L’unico ad aver valutato sommariamente se, dalla permanenza in vigore degli atti impugnati in attesa della decisione dei giudici, potessero derivare immediati danni gravi e irreparabili, è stato il presidente della Sezione competente in materia, che senza ascoltare nessuna delle parti ha deciso di stoppare il tutto, anche perché altrimenti l’ente che si rivolgeva al Tar neanche sarebbe esistito.
La sospensiva concessa dal presidente Leonardo Spagnoletti dovrà essere confermata o meno dal collegio che tratterà la questione cautelare il prosiamo 2 agosto. Molto probabilmente, per le stesse ragioni che hanno convinto il presidente Spagnoletti, anche il Collegio terrà sterilizzata la delibera della Giunta regionale, fin quanto non avrà deciso nel merito se l’Egato Frosinone debba continuare a esistere o meno. Del resto, non avrebbe senso un tale pronunciamenti su un ente già ‘cancellato’.
Ieri, dopo la notizia della sospensione cautelare urgente firmata dal presidente Spagnoletti, si sono registrate le prime dichiarazioni. Ad intervenire sono state le consigliere regionali del Pd, Sara Battisti e Emanuela Droghei, che se non altro hanno avuto il pregio di infrangere lo strano silenzio mantenuto finora dal Partito democratico sul ricorso contro la costituzione dell’Egato e la nomina alla sua presidenza dell’ex sodale Mauro Buschini.
Dunque, dicono Battisti e Droghei: “La decisione del TAR di sospendere gli atti con cui la Regione Lazio ha annullato i criteri di rappresentanza dei comuni negli Egato denota quanto già da noi espresso nella commissione consiliare competente. La delibera che annullava la costituzione degli Egato, infatti, non aveva alcun valore tecnico e amministrativo. Ancora un colpo durissimo per l’amministrazione Rocca. È un fatto grave – proseguono – che la maggioranza in Regione abbia voluto accelerare su una delibera dettata meramente da motivi politici e non tecnici. Al processo di costituzione degli Egato si è giunti dopo il lavoro in commissione, partecipato da tutte le forze politiche, compreso il centrodestra. Oggi, invece, si utilizza l’accanimento contro gli organi di un ente autonomo, istituito grazie ad una assemblea di sindaci di 91 comuni in rappresentanza dei cittadini della Provincia di Frosinone e delle parti politiche e civiche presenti sul territorio, per nascondere una totale assenza di visione sul piano rifiuti. Ripetiamo quanto già espresso: quali sono le strategie di ambito nei diversi territori? Come si prosegue il lavoro sulla transizione ecologica iniziato in questi anni per un futuro green e sostenibile del Lazio? Attendiamo risposte concrete”.
A replicare alle colleghe di minoranza è stato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Daniele Maura che ha ricordato: “Ancora una polemica strumentale e inutile da parte di consiglieri regionali del Pd contro la Giunta Rocca. Il Tar del Lazio ha infatti sospeso gli atti relativi all’annullamento dei criteri di rappresentanza dei Comuni negli Egato per approfondimenti e senza contraddittorio, rinviando l’esame nel merito. Una decisione quindi che in nessun modo giudica, o tantomeno boccia, il provvedimento della Giunta regionale – spiega -. Ci appaiono quindi del tutto fuori luogo, e decisamente inopportune le dichiarazioni delle consigliere del Pd Battisti e Droghei. Ricordiamo inoltre – prosegue – che sui criteri di rappresentanza è pendente, sempre presso il Tar del Lazio, un ricorso presentato dal Comune di Fiuggi. È forse il caso di evitare certi toni eccessivamente trionfalistici da parte del Pd che mentre a livello nazionale porta avanti la battaglia per il reddito minimo, nel Lazio sembra interessato unicamente a difendere la poltrona del presidente dell’Egato di Frosinone e il suo ricco stipendio, non certo a garantire una efficiente gestione dei rifiuti sul territorio regionale”.
