È fissata per giovedì mattina, presso il Tar di Roma, la nuova udienza in Camera di consiglio, che dovrebbe decidere della rinnovata richiesta di sospensione di tutti gli atti relativi all’Egato rifiuti di Frosinone (Egaf), avanzata dal Comune di Fiuggi. Però, dopo la comunicazione della Regione Lazio – che venerdì ha scritto allo stesso Egaf, a tutti i comuni della provincia di Frosinone ed anche all’Avvocatura incaricata della difesa dell’ente regionale -, informando dell’avvio della procedura di annullamento della delibera che assegna le quote di partecipazione allo stesso Egato, è difficile dire se le parti insisteranno per avere il pronunciamento dei magistrati o opteranno per una diversa strategia.
Egato, nuovo ricorso dopo il tentativo di ‘rettifica’ fatto dalla vecchia giunta
La nuova convocazione della Camera di consiglio segue il ricorso per motivi aggiunti che il Comune di Fiuggi, assistito dall’avvocato Fabio Raponi, ha presentato nelle scorse settimane, dopo aver impugnato, ad inizio anno, tutti gli atti che hanno dato vita all’Egato di Frosinone.
Il principale atto contestato dal Comune fiuggino, guidato dal sindaco Alioska Baccarini, è proprio la delibera di assegnazione delle quote ai comuni, che la Regione Lazio ora vuole annullare. I motivi aggiunti e la nuova richiesta di sospensiva si sono resi necessari perché, nel corso del giudizio, la Regione Lazio – ancora guidata dal centrosinistra – aveva provato a rettificare la contestata delibera delle quote (riconoscendo quindi l’esistenza di qualche errore), attraverso l’approvazione di un nuovo atto che ne eliminasse le censure mosse dal comune di Fiuggi.
Il tentativo di rettifica, però, non è andato a buon fine e il Comune di Fiuggi, che aveva rinunciato in un primo momento alla misura cautelare per ‘studiare’ i nuovi atti messi in campo dalla Regione, è tornato alla carica.
Dal Capo dello Stato al Tar, il Comune di Torrice traspone il ricorso
È, inoltre, molto probabile che venga trasposto davanti al Tar anche il ricorso straordinario al Capo dello Stato che, sempre contro gli atti che hanno dato vita all’Egato rifiuti (compresa la delibera sulle quote), ha presentato il Comune di Torrice, guidato dal sindaco Alfonso Santangeli, che ha voluto esprimere la sua soddisfazione per l’iniziativa della Regione di agire in autotutela, avviando l’annullamento dell’atto fondamentale di costituzione dell’Egato, la cui revoca comporterebbe l’azzeramento di tutte le successive decisioni.
Il Comune di Torrice aveva deciso di agire contro l’Egato, chiedendo l’annullamento degli atti ritenuti illegittimi, con cui erano stati costituiti gli organi di governo (presidente e consiglio direttivo) ed anche a seguito della richiesta di versamento della propria quota di partecipazione per oltre 14.000 euro, ritenendo fin dal primo momento che ci si trovasse davanti all’ennesimo carrozzone politico.
Santangeli (sindaco Torrice): “Avevo già scritto a Rocca, bene l’autotutela”
Il primo cittadino di Torrice ha voluto sottolineare come “La Regione Lazio ha annullato in autotutela gli atti con i quali erano state stabilite le quote di partecipazione dei Comuni nell’Egato. Appena ricevuta la richiesta di pagamento della quota di circa 14mila euro, scrissi una nota al presidente della Regione affinché intervenisse sulla materia. Oltre a questo, abbiamo deciso di promuovere ricorso al Presidente della Repubblica. Oggi il primo importante passo della Giunta regionale è stato fatto – ha commentato Santangeli -. Seguiremo con grande attenzione l’evoluzione della vicenda. Certamente, non resteremo inerti di fronte alla creazione di un altro inutile carrozzone che determinerebbe il sicuro aumento della tassa sui rifiuti. La giunta regionale ha fatto la prima mossa di segno contrario rispetto alla precedente gestione e questo – conclude Santangeli – è un bel segnale».