Il paradosso è soltanto apparente: la freddezza dei numeri dà la dimensione della potenzialità di un ente come il Consorzio industriale regionale. Parliamo di 50 milioni di euro per 41 interventi che interesseranno tutto il Lazio. Una partenza con il botto che serve a Nicola Zingaretti e a Francesco De Angelis anche per mostrare i muscoli.
L’IMPORTANZA DI GOVERNARE
Investimenti su impianti fognari, viabilità, sistemi di videosorveglianza e via di questo passo. Tutto pensato per rendere più appetibile il territorio, favorendo quindi gli investimenti. C’è una logica, perché il Consorzio unico può rappresentare il volano dello sviluppo in settori come i collegamenti stradali, le attività produttive, l’ambiente, gli impianti di depurazione. Ma può fare la differenza anche per il completamento delle infrastrutture e per il decoro urbano. Può cioè trasformarsi in una cinghia di trasmissione insostituibile per il Pnrr.
Tutti si riempiono la bocca quando si parla di Piano nazionale di ripresa e resilienza, omettendo di dire che per intercettare quella montagna di risorse (sulla carta) servono progetti veri (capaci di passare dalla carta ai tavoli della burocrazia). Nei prossimi anni politici ed amministratori, soprattutto locali, saranno giudicati per come riusciranno a gestire realmente il Pnrr. Per come si stanno mettendo le cose ci riusciranno in pochissimi, ma vale la pena tentare. Però Nicola Zingaretti e Francesco De Angelis sono pure degli esperti di calendari elettorali e il prossimo anno si voterà per le elezioni politiche: entrambi hanno come obiettivo l’elezione in Parlamento.
Il Consorzio unico è un’arma potentissima sotto questo punto di vista: sviluppo, occupazione, competitività delle imprese sono argomenti forti in ogni campagna elettorale. Ma va bene se si portano risultati al territorio. Governare è l’attività più rivoluzionaria che esiste se ci si riesce. C’è una ripartenza economica e sociale da programmare dopo lo tsunami del Covid. Servono competenze e meritocrazia. Merce rarissima.
VINCERE NON E’ OBBLIGATORIO
Alle elezioni di Frosinone c’è un candidato sindaco che si chiama Vincenzo Iacovissi. Su di lui ha deciso di scommettere un mostro sacro della politica ciociara: Gian Franco Schietroma. Il quale, rispetto a tanti colleghi, da anni si tiene ai margini: non si candida lui, cerca di far crescere soprattutto i giovani. Ma è il ragionamento politico che sta alla base della candidatura a sindaco di Vincenzo Iacovissi ad essere interessante. Schietroma ha detto al Pd: non è obbligatorio raccattare tutti per vincere. Vincere per fare cosa? Per governare o per applicare il manuale Cencelli nella spartizione di assessorati, incarichi, consulenze e chi più ne ha più ne metta?
Piuttosto che scomparire in un’ammucchiata di tutti insieme e neppure appassionatamente, meglio provare a contarsi su un progetto politico. Senza preoccuparsi di essere in minoranza: la politica è anche passione, in forza della quale si testimoniano dei valori e si combattono delle battaglie. La candidatura a sindaco di Vincenzo Iacovissi è in totale controtendenza rispetto alla logica di mettere insieme esperienze antitetiche. Non è neppure detto che si vinca.
CINQUE STELLE ECLISSATE
Non riusciamo a capire per quale motivo il Pd frusinate sia così preoccupato di avere in coalizione il Movimento Cinque Stelle. Cioè, è chiarissimo che lo vogliono Zingaretti, Astorre, Leodori, D’Amato e magari perfino Letta. Ma nel capoluogo il Movimento non esiste politicamente: i due consiglieri eletti nel 2017, Christian Bellincampi e Marco Mastronardi, sono andati via. I parlamentari di questo territorio (Ilaria Fontana, Enrica Segneri, Luca Frusone) non hanno lasciato una sola traccia politica in Ciociaria. Quanti voti possono portare a Memmo Marzi i Cinque Stelle?
Eppure, senza di loro non si va avanti. Ne sa qualcosa Mauro Vicano, colpito dalla scomunica politica dei rappresentanti del partito di Giuseppe Conte. Quando si parla di subalternità politica del Pd ci si riferisce esattamente a questo. Siamo curiosi (tantissimo) di vedere quanti voti otterrà il Movimento Cinque Stelle alle comunali di Frosinone. Stupiteci, se potete. Buongiorno Ciociaria.