Elena Ethel Schlein, è questo il nome di battesimo della nuova segretaria del Pd, che ieri, contro ogni pronostico, ha vinto su Stefano Bonaccini alle Primarie del Pd. Dieci anni fa Elly Schlein guidava i giovani del partito con «Occupy Pd», adesso è la donna cui tanti guardano per rilanciare un partito ormai assopito e diviso. La prima donna a guidare la principale forza politica della sinistra italiana.
La nuova leader del Pd vince con il 53,8 per cento di consensi. Una vittoria inaspettata in quanto Stefano Bonaccini aveva vinto nettamente la prima fase congressuale tra gli iscritti, per fermarsi ieri solo al 46,2 per cento di preferenze e, per la prima volta nella storia del Pd, non si conferma il risultato tra gli elettori.
“Ce l’abbiamo fatta, è una piccola grande rivoluzione – ha detto Schlein nel post vittoria -. Anche stavolta, non ci hanno visto arrivare. Il Pd è vivo e questo è un mandato a cambiare, con una linea chiara che metta al centro il contrasto alla disuguaglianza e l’emergenza climatica.” Da qui ha affrontato alcuni punti programmatici del Partito Democratico come: la scuola pubblica, la sanità pubblica, il lavoro non precario e l’accoglienza dei migranti, ricordando l’ultima tragedia delle vittime a Crotone.
Le congratulazioni della premier Meloni
“Congratulazioni a Elly Schlein e complimenti al Pd per la mobilitazione dei suoi elettori nel congresso. Spero che l’elezione di una giovane donna alla guida di via del Nazareno possa aiutare la sinistra a guardare avanti e non indietro”. Uno dei primi commenti di augurio verso la neo-segretaria, è stato quello del presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, speranzosa che una presenza giovane alla guida del Pd, possa portare aria nuova.
Chi è Elly Schlein?
Nata nel 1985 nel canton Ticino, in Svizzera, è figlia di due professori universitari. Il padre è discendente di una famiglia ebraica askhenazita proveniente dall’odierna Ucraina, la madre è una giurista bolognese, figlia di Agostino Viviani, avvocato antifascista e senatore del Partito Socialista negli anni settanta. I due fratelli maggiori Benjamin e Susanna, hanno anche loro alti profili: il primo è insegnante di matematica presso l’Università di Zurigo e la seconda è una diplomatica di Atene.
Dopo la maturità, Elly si trasferisce a Bologna per studiare al Dams e poi laurearsi in giurisprudenza. Partecipa nel mentre alle campagne attive che hanno portato all’elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Barack Obama.
Nel 2014 si è candidata al Parlamento europeo e dopo l’abbandono del Partito Democratico in epoca renziana, fonda insieme a Giuseppe Civati il gruppo politico ‘Possibile’.
Partecipe alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2020 è stata eletta all’Assemblea legislativa della Regione e ha svolto il ruolo di vicepresidente nella giunta regionale di Stefano Bonaccini (dal 28 febbraio 2020 al 24 ottobre 2022). Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 si candida alla Camera come indipendente nella lista Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista, venendo eletta deputata.
La provincia di Frosinone in controtendenza: vince Bonaccini
Il Partito Democratico provinciale fa sapere in una nota che la Ciociaria ha preferito Bonaccini su Schlein: “Nella provincia di Frosinone, su oltre 70 seggi presenti nei diversi comuni hanno votato 9.150 persone. Per Stefano Bonaccini 5394 (59,18%) mentre per Elly Schlein 3720 (40,82%)”.