Dopo oltre un mese è finalmente ufficiale il quadro dei parlamentari europei eletti nella circoscrizione Centro, quella che comprende Lazio, Toscana, Umbria e Marche. I dati delle 78 sezioni di Roma rimaste “sospese” sono stati conteggiati. Questo perché oggi a Strasburgo c’è la sessione plenaria inaugurale della legislatura. Con tutti i 720 eurodeputati presenti. Vale la pena ricordare chi sono stati gli eletti nel collegio che comprende anche la provincia di Frosinone. I rappresentanti di Fratelli d’Italia sono 5: Nicola Procaccini, Marco Squarta, Carlo Ciccioli, Antonella Sberna, Francesco Torselli. Naturalmente Giorgia Meloni, prima classificata, ha optato per restare nel Parlamento nazionale.
Anche nel Pd gli eletti sono stati 5: Nicola Zingaretti, Dario Nardella, Matteo Ricci, Camilla Laureti, Marco Tarquinio. Elly Schlein, prima, resterà alla Camera dei deputati.
I rappresentanti del Movimento Cinque Stelle sono 2: Carolina Morace e Dario Tamburrano.
Per Alleanza Verdi e Sinistra c’è l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino. Mentre l’eletto di Forza Italia (Antonio Tajani ha scelto di rimanere nel Parlamento nazionale) è Salvatore De Meo. Prima dei non eletti Rossella Chiusaroli, segretario provinciale degli “azzurri” nel partito, con 24.368 preferenze. Infine la Lega: l’eletta è Susanna Ceccardi (una conferma per lei), dopo che Roberto Vannacci ha optato per il collegio del Nord Ovest. Il primo dei non eletti del Carroccio è Mario Abbruzzese (24.241 preferenze). Nessun esponente della provincia di Frosinone a Strasburgo e Bruxelles, come succede quasi sempre. Resta da capire perché ci sia voluto oltre un mese per rendere ufficiale e definitivo un risultato per 78 sezioni di Roma. Non una grande figura per la Capitale.
Intanto al Comune…
Riccardo Mastrangeli si è molto soffermato sul risultato del sondaggio Governance Poll, quello sul gradimento dei sindaci. Si è piazzato al quarantesimo posto (quattro in meno rispetto a dodici mesi fa), con il 54% (nel 2023 era al 55%). Il Sindaco ha giudicato positiva le performance, legandola anche ai programmi portati avanti in un lungo periodo caratterizzato da forti polemiche e fibrillazioni all’interno della maggioranza che lo sostiene. Un dato che Mastrangeli ha interpretato come una conferma sul programma, evidentemente apprezzato dalla maggioranza dei cittadini secondo la sua analisi. Probabilmente ha ragione.
Sul piano politico invece continuano le manovre dietro le quinte. Da ieri sono in corso contatti febbrili tra “malpancisti” e opposizioni per cercare di arrivare ad un’autoconvocazione del consiglio comunale per affrontare i temi del Bus Rapid Transit e della mobilità. Ci sono stati dei contatti tra il gruppo di Forza Italia (Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo) e il Partito Democratico. Ma anche Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega) sono molto interessati a portare in aula queste tematiche della mobilità urbana.
In realtà però l’obiettivo è politico: capire se possono esserci i numeri per altre iniziative condivise, fino ad arrivare a ipotesi come una mozione di sfiducia o le dimissioni di massa. In ogni caso, qualora si riuscissero a raccogliere le firme necessarie, sarebbe comunque il presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri a decidere la data. Va detto che Riccardo Mastrangeli appare sicuro di andare avanti, confidando pure nel sostegno di alcuni esponenti delle opposizioni. Il pensiero va soprattutto a Andrea Turriziani (Lista Marini) e Carlo Gagliardi (Lista Marzi), ma c’è chi è pronto a scommettere che siano in corso dei contatti avanzati tra Mastrangeli e il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. La lista ha 2 consiglieri: Claudio Caparrelli e Francesca Campagiorni.
Sarà interessante verificare cosa faranno Domenico Marzi e Alessandra Mandarelli. Mentre nel Pd il vento appare cambiato, nel senso che si nota una certa accelerazione perché evidentemente l’opzione delle elezioni anticipate non è più percepita come impossibile. In ogni caso il centrosinistra è diviso e perfino pigro, mentre i “malpancisti” della maggioranza dovranno decidere fin dove sono disposti a spingersi. Fino all’eventuale caduta dell’Amministrazione di centrodestra? Perché il tema vero alla fine è questo e coinvolge una dimensione anche regionale.
