Si è conclusa la prima fase dell’Europeo, quella a gironi, in verità non troppo selettivi, visto che delle ventiquattro squadre ai nastri di partenza ben 16 sono state ammesse all’eliminazione diretta.
A conti fatti, delle grandi favorite della vigilia nessuna è stata costretta a voli anticipati e a ingloriosi ritorni in patria.
Il gol di Zaccagni, che sembrava solo utile a trasformare un ripescaggio in un passaggio diretto, in realtà è stato decisivo, perché una serie incredibile di risultati avrebbe determinato l’eliminazione degli azzurri, con conseguenze facilmente immaginabili. L’Italia ha rischiato seriamente di far la fine del… Frosinone, vittima di una combinazione davvero poco prevedibile. Di fatto ad essere estromessa è stata l’Ungheria, che sembrava al 90% qualificata dopo il gol allo scadere valso la vittoria contro la Scozia.
Il tabellone degli ottavi di finale mostra anzitutto una palese differenza tra la parte alta e quella bassa, dove è collocata l’Italia. Nella parte alta ci sono infatti almeno tre delle grandi favorite della vigilia: Germania, Francia e Spagna. Ai transalpini toccherà peraltro un ottavo davvero insidioso, contro il Belgio del gigante triste Lukaku, che tra gol annullati e gol divorati non riesce a sbloccarsi in questa fase finale dell’Europeo.
Ai quarti ci saranno scontri da cinture allacciate, con Germania-Spagna e Portogallo-Francia confronti più accreditati. Nella parte bassa, invece, possibile che a confrontarsi siano Inghilterra-Italia e Olanda-Austria (o Turchia). Una formazione azzurra all’altezza del suo passato, anche recente, visto che negli ultimi Europei, fino a prova contraria, abbiamo vinto, vedrebbe dischiudersi una strada verso la finale. Quella vista in questo girone eliminatorio induce invece alla prudenza ed anche il confronto con la Svizzera sarà da prendere decisamente con le molle.
Qualche considerazione di carattere generale va però fatta. La collocazione a fine anno dei tornei per Nazioni sta mostrando sempre più la corda, perché anche nazionali come Inghilterra e Francia, in merito ai cui interpreti non è possibile esprimere dubbi qualitativi, mostrano ritmi bassi e impacci fatali. I tornei per club tendono ad essere sempre più lunghi e più fitti quanto a impegni ravvicinati e allora i campioni arrivano inevitabilmente spremuti. Questo è sempre avvenuto, ma ora il fenomeno appare decisamente più marcato.
Alla luce di quanto detto, non ci stupiremmo oltre il lecito se da questo europeo giocato in terra tedesca potesse venir fuori una sorpresa, magari non clamorosa come quella della Grecia 2004, ma in ogni caso una formazione outsider. Austria, Turchia e Svizzera ci proveranno, ma intanto i bookmakers indicano ancora l’Inghilterra come principale candidata al titolo, seguita da Spagna e Germania. L’Italia è data a 18, solo al sesto posto tra le favorite, ma è notorio che il non partire con i fari puntati abbia sempre portato fortuna ai colori azzurri.
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