Allagamenti, smottamenti, frane, ma anche ondate di calore e siccità. Il Lazio è tra le Regioni a maggior rischio di eventi estremi. Lo ha certificato Legambiente che, nelle scorse settimane, ha redatto una classifica delle Regioni Italiane in base agli eventi meteo estremi registrati negli ultimi dodici anni.
Il Lazio tra le regioni più a rischio
Il Lazio si è collocato al terzo posto con 136 eventi meteorologici estremi nell’arco temporale che va dal 2010 al 2022. Nei primi dieci mesi del 2022, seppur con dati parziali, sono stati registrati in tutta Italia 254 fenomeni meteorologici estremi.
Preoccupa anche il bilancio degli ultimi 13 anni: dal 2010 al 31 ottobre 2022 si sono verificati in Italia 1.503 eventi estremi con 780 comuni colpiti e 279 vittime. Le regioni più colpite sono la Sicilia (175 eventi estremi) e la Lombardia (166), quindi – come detto – il Lazio (136) ed a seguire la Puglia (112), l’Emilia-Romagna (111), la Toscana (107) e il Veneto (101).
Il Dossier “Il clima è già cambiato”
Il dato emerge dalla fotografia scattata dal report “Il clima è già cambiato” dell’Osservatorio CittàClima 2022 realizzato da Legambiente, con il contributo del Gruppo Unipol.
“Su 1.503 fenomeni estremi – spiegano gli ambientalisti – ben 529 sono stati casi di allagamenti da piogge intense come evento principale, che diventano 768 se si considerano gli effetti collaterali di altri eventi estremi quali grandinate ed esondazioni; 531 i casi di stop alle infrastrutture con 89 giorni di stop a metropolitane e treni urbani, 387 eventi con danni causati da trombe d’aria.
Ad andare in sofferenza sono soprattutto le grandi città. Roma, infatti, segna il record negativo tra le città italiane più colpite da eventi estremi: dal 2010 a fine ottobre 2022 la Capitale ha fatto registrare 66 eventi, di cui 39 allagamenti a seguito di piogge, in 14 casi è stata causata l’interruzione di infrastrutture viarie e ferroviarie.
Non solo piogge ma anche il caldo è una minaccia
Sul fronte delle ondate di calore, invece, il record nazionale della scorsa estate si è registrato a Guidonia Montecelio con 41,2°C. Mentre al secondo posto italiano, con 40°C, ci sono Roma e Viterbo (insieme a Prato e Firenze). Viterbo ha anche visto crescere la mortalità legata all’ondata di calore della seconda metà di luglio 2022: +48% (settimo peggior dato nazionale).
A Roma, la temperatura media registrata tra il 1960 e oggi è salita di 2,66°C. Tra le aree urbane costiere che rischiano di essere sommerse dall’innalzamento del mare e scomparire, nel Lazio ci sono la piana Pontina, quella di Fondi e l’area della foce del Tevere.