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Fazzone ha rotto la “tregua del buonismo”

Massimo Pizzuti
C’è un filo “azzurro” che lega le situazioni della Regione Lazio e del Comune di Frosinone. In entrambi i casi Forza Italia ha fatto saltare il banco chiedendo maggior peso. Ma c’è un altro elemento: sia alla Pisana che nel capoluogo c’è un bisogno disperato di… politica. E tocca a Francesco Rocca e Riccardo Mastrangeli colmare il gap.
Luglio 25, 2024

C’è un filo rosso, anzi azzurro, che lega le situazioni, dal Comune di Frosinone alla regione Lazio. Forza Italia ha deciso di rompere il protocollo del “politicamente corretto”, pensato essenzialmente per non “disturbare il manovratore”.
Claudio Fazzone, coordinatore regionale del partito, ha aspettato l’esito delle europee per poi mettere in chiaro alcuni concetti.
A Frosinone il suo obiettivo è uno: far capire che conta più l’appartenenza al partito che non la fedeltà a Riccardo Mastrangeli e Nicola Ottaviani. E’ per questo che il ruolo di Adriano Piacentini è stato messo in discussione, fino alla richiesta di dimissioni da assessore. Fazzone conosce bene il valore politico, amministrativo e professionale di Piacentini, non era d’accordo quando lo stesso effettuò un passo indietro sul versante della candidatura a sindaco perché Ottaviani preferiva Mastrangeli. Poi l’esito delle provinciali del dicembre 2023 ha cambiato tutto. Sarebbe bastato un solo voto ponderato del capoluogo in più affinché Maurizio Scaccia fosse diventato consigliere provinciale. Invece ancora una volta a prevalere è stata la linea di Nicola Ottaviani (ex sindaco e ora deputato e coordinatore provinciale della Lega): tutti in campo per Andrea Amata, che infatti è stato eletto. Anche con il sostegno di esponenti “azzurri”. In quel momento Claudio Fazzone ha deciso che la “tregua del buonismo” doveva saltare una volta per tutte. L’azione di Forza Italia a Frosinone ha riportato al centro la necessità di strategie politiche che coinvolgano partiti, gruppi ed eletti. Perché l’elezione diretta (del sindaco come del presidente della Regione) può determinare una sorta di sbilanciamento tra i ruoli, che invece sono complementari. Sono le preferenze dei singoli candidati al consiglio a fare da traino. Il voto di opinione incide marginalmente. Riccardo Mastrangeli ha risposto evidenziando sempre di più il rispetto del programma amministrativo e l’assetto uscito dalle urne due anni fa. In realtà è cambiato moltissimo nei gruppi e soprattutto nella percezione politica degli stessi. Inoltre si pensa realmente all’apertura alle opposizioni. Quanto al programma, un conto sono i capitoli su “carta”, altro discorso sono i progetti calati sul (e nel) tessuto cittadino. Al Comune di Frosinone la maggioranza avrebbe bisogno di una visione politica dettata dal sindaco Riccardo Mastrangeli. Senza nostalgie e condizionamenti.
Alla Regione Lazio ieri il gruppo di Forza Italia (formato da 7 consiglieri, ai quali va aggiunto l’esponente di Noi Moderati, arrivando quindi a 8) non ha partecipato alla seduta. Risultato: rinvio della discussione perché la coalizione non aveva il numero legale. Claudio Fazzone ha respinto al mittente tutti i tentativi per cercare di far cambiare idea ai consiglieri “azzurri”. Lo ha fatto perché il suo obiettivo è quello di tornare ad un tavolo di confronto dove la protagonista sia la politica. Nel centrodestra l’approccio è stato quello di pensare di coinvolgere i vertici nazionali e di lasciare i tentativi di soluzione del problema ad un faccia a faccia tra lo stesso Claudio Fazzone e Paolo Trancassini, parlamentare e capo di Fratelli d’Italia nel Lazio. Sicuramente l’incontro può servire, ma anche in questo caso il tema è la necessità di un taglio politico che soltanto il presidente della Regione Francesco Rocca può imprimere. Specialmente nei rapporti con i partiti, i gruppi e i singoli consiglieri.
Il centrodestra sta vivendo un momento complicato, con la Lega di Matteo Salvini che deve fare i conti con il fatto di essere la terza forza della coalizione. E non più la seconda. Mentre in Forza Italia Marina e Pier Silvio Berlusconi hanno scelto la linea del riposizionamento, che sicuramente non sarà indolore. Come stiamo vedendo del resto. Perciò nelle diverse Amministrazioni occorre una forte e decisa caratterizzazione politica. Il presidente Francesco Rocca alla Regione Lazio e il sindaco Riccardo Mastrangeli al Comune di Frosinone dovrebbero ragionare su questo aspetto. E prendere in mano il pallino dell’iniziativa.

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