Claudio Fazzone alza l’asticella e scende in campo in prima persona sulla sanità. Il leader di FI lancia un messaggio a Rocca e fa capire che ora bisognerà ascoltarlo maggiormente sulle questioni legate al territorio, soprattutto in campo sanitario. Il problema di fondo è quello della gestione del vertice Asl, finita nel mirino degli azzurri, molto forti in provincia di Latina e per nulla disposti a lasciare il campo libero a FdI.
L’INTERVENTO
“Siamo felici di apprendere che nei prossimi mesi i PS di Latina e Formia vedranno un incremento di posti letto grazie alla realizzazione di strutture aggiuntive -ha affermato il senatore forzista- ma quello che serve è un intervento a lungo termine, risolutivo, per l’implementazione delle piante organiche destinate all’emergenza urgenza, per l’adeguamento delle strutture, per l’ammodernamento delle attrezzature” ha spiegato, indirizzando quindi una critica velata all’attuale gestione della sanità regionale. “Le criticità ormai strutturali sotto il profilo del sottodimensionamento delle piante organiche sono testimoniate dal ricorso, con ulteriore aggravio di costi per le casse pubbliche, a ditte esterne per la fornitura di personale a tempo determinato -ha sottolineato Fazzone– Le ultime scelte effettuate in materia sanitaria, a partire dalla deliberazione regionale sull’organizzazione della rete ospedaliera 2024-2026, che evidenzia rispetto al 2021 una diminuzione dei posti letto nei nosocomi pontini, si focalizzano sulla realizzazione di ospedali e case di comunità, piuttosto che sui nuovi ospedali di Latina e del Golfo, ma non tengono in considerazione il fattore chiave dell’assistenza sanitaria che è il personale”. Quindi l’invito eloquente al governatore: “Siamo certi che il presidente Rocca coglierà la bontà dell’analisi avanzata e troverà, in accordo con la maggioranza che lo sostiene, modalità e strumenti per dare alla sanità del nostro territorio la svolta che merita e attende inascoltata da troppo tempo” ha affermato il parlamentare e coordinatore regionale di FI.
LA PROSPETTIVA
E’ sulla governance dell’Asl di Latina che si gioca la partita tutta interna al centrodestra pontino. Il presidente Francesco Rocca ha provveduto a commissariare diverse Asl a livello regionale. Tra le poche uscite indenni, per ora, proprio quella di Latina. Nel pontino l’attuale direttore generale dell’Asl Silvia Cavalli andrà in scadenza solo fra poco più di due mesi. Il contratto previsto dal decreto del presidente Zingaretti nel marzo 2021 prevedeva una durata triennale dell’incarico. Ma sulla sede di LatinaFiori si sono addensate diverse nubi. Da più parti si chiede il cambio del vertice aziendale. In particolare sarebbe il senatore Claudio Fazzone a premere sul concetto di ‘regime change’. Una posizione legittima anche alla luce del fatto che la dottoressa Silvia Cavalli è stata nominata direttrice generale dell’Asl di Latina dall’ex governatore Nicola Zingaretti. Anche la Lega, seppur non in maniera insistente, ha auspicato sin dall’inizio l’applicazione dello spoil system in ambito sanitario.
Dentro Fratelli d’Italia il dibattito è aperto. Si è preferito mantenere l’attuale governance sulla più grande azienda pubblica locale per poter quindi fare valutazioni più adeguate con l’approssimarsi della scadenza contrattuale. Il sindaco di Latina Matilde Celentano avrebbe instaurato un buon rapporto con la Cavalli, come pure il consigliere regionale Enrico Tiero. Due ‘big’ di FdI, non proprio gli ultimi arrivati. Ma Silvia Cavalli potrebbe tornare a Roma, lasciando il posto di manager ad un altro profilo, molto probabilmente capitolino. Fratelli d’Italia intende avere le mani libere sulla scelta del nuovo manager. Le pressioni di Fazzone non vengono ben viste.