FdI offre ai piccoli Comuni pontini la presidenza dell’Ato 4. E’ iniziata la manovra per spodestare Stefanelli

  • ristosi-banner

Anche i piccoli Comuni possono ambire alla guida dell’Ato 4. Fratelli d’Italia, attraverso il vice portavoce regionale, Enrico Tiero, punta a rompere di fatto l’asse creatosi fra FI e Pd sul fronte Ato 4. Viene dunque avallata la proposta avanzata dal Comune di Latina, che punta ad una modifica dello Statuto dell’Ato 4. Si prevede nello specifico, la possibilità di eleggere in seno all’assemblea dei sindaci il presidente, attualmente individuato nella persona del massimo rappresentante della Provincia. In sostanza si permetterebbe in questo modo, anche ai sindaci dei piccoli Comuni, di poter aspirare alla presidenza dell’Ato 4. Non è un mistero che diversi amministratori locali anche nel recente passato abbiano sottolineato come sul sistema idrico integrato andasse esercitata da parte della presidenza dell’Ato 4 un’azione di monitoraggio più attenta in relazione alla gestione del servizio. 

ATTACCO AL PD

Enrico Tiero ha preso di mira il segretario del Pd pontino Omar Sarubbo, schieratosi contro la linea del Comune di Latina sulle modifiche da apportare allo Statuto dell’Ato 4. “Ho letto con stupore alcune dichiarazioni rilasciate dal segretario provinciale del Pd, Omar Sarubbo – ha evidenziato Tiero -. Mi sono posto diversi interrogativi a proposito. Perché continua a mistificare? Molto probabilmente non intende difendere il sistema territoriale ma forse qualche altra cosa?  Vorrei ricordargli che gli emendamenti presentati dal Comune di Latina elaborati alla luce del sole, sono stati depositati 20 giorni prima della discussione, salvo poi essere ritirati per favorire un’ampia e ragionevole discussione tra tutti i Comuni. Ma è convinto Sarubbo che i suoi amministratori sono contenti sia della gestione dell’Ato 4 che della governance di Acqualatina? Se non vado errato ci sono state sempre lamentele dei suoi nella gestione di Ato 4 che non controllava adeguatamente il servizio svolto da Acqualatina. Adesso è stato folgorato sulla via di Damasco? Ma è convinto che la sua posizione sia un fattore positivo per i territori e per gli amministratori del suo partito in questa provincia?”.

L’APERTURA AI PICCOLI COMUNI

In sostanza da Tiero è arrivata una grande apertura di credito ai sindaci dei piccoli centri. Gli si offre di fatto la possibilità di guidare l’Ato 4 ed indirizzare le politiche sul sistema idrico integrato. Il Comune di Latina ha avanzato la richiesta di creare un gruppo di lavoro, volto a facilitare un dialogo costruttivo sulle modifiche allo Statuto dell’Ato. Una posizione conciliante e ragionata, partendo dal presupposto che le decisioni sulla struttura formale dello Statuto in ordine al tema della rappresentanza debbano essere discusse e condivise da tutti i sindaci del bacino idrico, come vorrebbe una prassi corretta quando c’è di mezzo una ‘carta costituzionale, come è nel caso in questione. L’obiettivo politico di fondo è quello di avviare l’operazione di indebolimento del presidente della Provincia Gerardo Stefanelli. Alla guida dell’Ato 4 non ha mai voluto andare contro gli interessi del gestore idrico e soprattutto sono in tanti a contestargli una mancanza di adeguato controllo sulla gestione del servizio idrico. Claudio Fazzone è stato il suo principale sponsor politico nell’elezione a presidente della Provincia. Ma il senatore sa che in questa fase non può permettersi contrasti con il resto della coalizione che governa il Paese, la Regione ed i principali centri della provincia pontina. Un eventuale ‘salvagente’ inviato a Stefanelli non sarebbe ben visto da FdI e Lega, unite nell’intento di cambiare indirizzo e governance del settore idrico pontino.

  • ristosi-banner