Ridurre la burocrazia, semplificare leggi e procedure. Neanche a dirlo, tutti i candidati alla prossime elezioni regionali sono concordi su tali necessità. Ma poi alla prova dei fatti, le cose… si complicano. Ieri, Federlazio Frosinone ha riunito attorno allo stesso tavolo numerosi candidati al consiglio regionale del Lazio, da destra a sinistra, per un confronto tra le aspettative ed esigenze delle Pmi e l’orientamento e le idee degli aspiranti amministratori regionali. Se, però, il tavolo era lo stesso, i gruppi si sono alternati per schieramento politico: prima la Destra, poi la Sinistra e quindi i 5 Stelle. Tutti sotto l’attenta supervisione del presidente di Federlazio Frosinone, Nino Polito.
Federlazio, Semplificare la burocrazia
L’intesa sulla necessità di semplificare regole e procedure amministrative è stata unanime. Anche da parte di chi negli ultimi anni quella facoltà ce l’ha avuta, ma forse non l’ha esercitata bene.
Ad ogni modo, come riferisce in una nota Federlazio, tutti hanno convenuto che: “Il caso Catalent è stato l’emblema dei rischi che si corrono quando gli iter autorizzativi sono farraginosi e poco chiari. Le istituzioni, dovrebbero trovare soluzioni che permettano di comprendere e dare risposta alla complessità del contesto in cui operano le imprese. Snelli dunque nella fase autorizzativa, unico interlocutore e incisivi nella fase di controllo, con verifiche non a campione ma esaustive. Solo in questo modo le aziende potranno muoversi lungo una direttrice che coniuga crescita economica e sviluppo sociale”. Speriamo bene.
I giovani, la formazione e l’accesso al mondo del lavoro
Altro tema aggregante, anche se a tre riprese, è stato quello del futuro e dei giovani. E, benché da oltre venticinque anni la politica di questa provincia racconti sempre delle stesse facce, tranne rare eccezioni (e non sempre entusiasmanti), il presidente Polito ha potuto sintetizzare: “Stiamo rilevando una considerevole carenza di risorse umane in alcuni specifici settori, e in controtendenza i giovani migrano verso territori più competitivi”. A tal proposito si è rimarcata l’importanza dei bandi regionali per i percorsi di formazione ITS (Istituti tecnici Superiori) ed IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore)”. Anche qui c’è da incrociare le dita, perché ad oggi, se qualcosa si è mosso, lo ha fatto su spinta solo delle imprese, con l’importante ruolo della formazione, spesso delegato a provati e istituzioni terze.
Federlazio, Infrastrutture e trasporti per rilanciare l’economia
Terzo tema affrontato nella giornata, come evidenzia Federlazio, è stato quello delle carenze infrastrutturali e della correlata necessità di accelerare il processo di rinnovamento e sviluppo delle arterie principali (stradali, ferroviarie e portuali), “inserendo la nostra provincia – dice Polito – in una rete internodale che garantirebbe un vantaggio competitivo alle aziende del settore della logistica e non solo. Le necessità condivise da imprenditori e dai candidati presenti, hanno riguardato in particolare le fermate TAV, la Cassino – Formia, la Sora – Avezzano, l’adeguamento della Monti Lepini e la Trasversale Lazio Sud-Tirreno Adriatica”. Bene anche qui. Ricordiamo solo, ad esempio, che sulla Avezzano-Sora-Cassino (ma non va meglio altrove), si viaggia (o meglio si dovrebbe viaggiare) a 50 km/h perché da 20 anni, tanti quanti la carriera politica di molti candidati, si è in attesa di un’asfaltatura decente. Nel frattempo, i dirigenti responsabili metto al sicuro il loro popò abbassando il limite di velocità, poi a chi capita…
Chi c’era
All’appuntamento hanno preso parte: Pasquale Ciacciarelli (Lega) e Luisa Magnante (UDC) che sostengono la candidatura alla presidenza della Regione Lazio di Francesco Rocca: a seguire Sara Battisti (PD), Massimo Calicchia (PSI), Manuela Maliziola (DEMOS) e Massimiliano Quadrini (Azione-Italia Viva) che corrono insieme ad Alessio D’Amato, candidato presidente del centrosinistra; Giuseppina Bonaviri (Polo progressista & Ecologista) e Loreto Marcelli (M5S) per Donatella Bianchi Presidente.
Gli incontri si sono svolti alla presenza del Presidente Nino Polito, del direttore Massimiliano Iannucci e di una rappresentanza del gruppo dirigente dell’associazione.
“Ciascun candidato – dicono da Federlazio – ha evidenziato le proprie idee programmatiche, in un dibattito costruttivo e vivace, dove il presidente Nino Polito ha espresso in modo diretto e concreto le necessità che l’imprenditoria del territorio rivolge al mondo politico. Tutti i candidati – ha commentato lo stesso presidente a conclusione degli incontri – si sono rivelati pronti a lavorare in maniera sinergica con stakeholder come la Federlazio. I risultati raggiunti per le imprese sono e saranno strategici per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio. Un sistema virtuoso genera valore, in termini economici, di opportunità lavorative, di attrattività, sia per i cittadini e sia per gli investitori”.