Superfici che gli piacevano, Finals non impossibili e la solita voglia di migliorarsi. Le premesse sembravano ottimali, ma purtroppo il finale di stagione non è stato in linea con le sue aspettative. Jannik Sinner ha raccolto un quarto di finale, comunque accettabile, in quel di Vienna, ma poi a Parigi Bercy è uscito di scena al primo turno per mano dello svizzero Huesler. Senza nulla togliere al vincitore di Sofia, che poi ha impegnato fino al terzo set Kachanov uscendo comunque sconfitto, non era il Sinner che immaginavamo e che lui stesso pensava di proporre alla curiosa platea. Percentuali ampiamente insufficienti nel servizio, errori in manovra con il suo colpo in cassaforte, il rovescio, e una palese difficoltà a trovare la posizione corretta quando provava ad accelerare. Insomma, un Sinner distante anni luce da quello ammirato all’Open USA o anche più di recente fino alla semifinale di Sofia. I problemi fisici reiterati hanno evidentemente minato le certezze del campione altoatesino e in prospettiva finali di Davis non è una bella notizia. È uscito precocemente anche Sonego, ma questa purtroppo comincia a non essere più una notizia. Contro Tiafoe, Lorenzo non è riuscito a smentire chi profetizzava una sua precoce uscita di scena. Per il torinese c’è necessità di resettare e di rinviare al 2023 le legittime ansie di rivalsa. Hanno invece superato il turno inaugurale Lorenzo Musetti e Fabio Fognini, quest’ultimo ripescato per il forfait di Berrettini, dopo aver perso dal giovane francese Fils nell’ultimo turno di qualificazione. E proprio Fils è stato l’avversario del tennista ligure nel turno inaugurale, per una rivincita repentina che Fabio si è preso al termine di un confronto molto equilibrato nei primi due set (entrambi conclusisi al tiebreak) e condotto poi con grande autorevolezza nel terzo e decisivo parziale. Ha vinto anche Musetti, che certamente non partiva favorito contro Cilic. A determinare il risultato sorprendente sono stati in pari misura la bella prova di Lorenzo e la cattiva prestazione, in particolare al servizio, del tennista croato. Musetti ha risposto benissimo sulle seconde di Cilic, tenendo poi il palleggio da fondo con relativa facilità. Nel secondo turno dovrà misurarsi con Basilashvili e pertanto esistono ragionevoli speranze che il torneo del toscano possa ulteriormente proseguire. Decisamente più arduo il compito di Fognini, che avrà il bulgaro Dimitrov, quest’anno riavvicinatosi agli antichi splendori, sia pure in modo discontinuo. Molti giovani italiani vanno intanto a caccia di punti preziosi nel Challenger di Bergamo.