Se ne parla da qualche settimana ma nelle ultime ore, numerose indiscrezioni, portano a credere che in Regione esista già un “dossier” riguardante il commissariamento del Consorzio Industriale del Lazio.
Dossier alimentato da tutta una serie di malumori legati alle 43 delibere adottate nell’ultima seduta del Cda (tra queste quella che prevede la realizzazione della clinica dell’imprenditore Alessandro Casinelli nei terreni dell’ex interporto e al centro dell’area industriale del capoluogo) e da un piano strategico che proprio grazie ad alcuni rilievi “tattici” del presidente del collegio sindacale Salvatore Di Cecca, starebbero convincendo l’assessore Angelilli ed il presidente Rocca a mettere mano all’importantissimo ente che sovraintende alla programmazione industriale di tutta la Regione.
Ma il piano non si fermerebbe al commissariamento. La “longa manus” dell’abilissimo e scaltro Di Cecca avrebbe già fatto sì che la questione Consorzio abbia già bella e pronta la soluzione.
Che porterebbe, dritto dritto, al presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina, Giovanni Acampora (amico e sodale di De Cecca) che nelle ultime ore viene dato in corsa per un salto diretto, alla ripresa settembrina, sulla poltrona di Francesco De Angelis.
Una soluzione però piuttosto ardita, che non verrebbe vista bene negli ambienti di Rocca e di Fratelli d’Italia. Il rampante Acampora ha costruito infatti la sua brillante escalation negli ambienti del Pd e del centrosinistra (fu il capo di gabinetto a Formia dell’ex sindaco Bartolomeo prima di dimettersi a seguito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Latina) anche se ha tentato negli ultimi anni di scolorire il suo “cursum honorum” politico con la presidenza di Confcommercio prima e poi con quella dell’ente camerale. Elezione la cui maggioranza si formò anche grazie al “nullaosta” decisivo della giunta guidata da Nicola Zingaretti.