L’attivismo e le ambizioni di Fratelli d’Italia alle comunali di Frosinone preoccupano alcuni alleati del centrodestra, specialmente nella Lega. La piena e totale legittimazione che il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida ha voluto dare al senatore Massimo Ruspandini e al portavoce del capoluogo Fabio Tagliaferri ha fatto capire a tutti quali sono le gerarchie e quali gli obiettivi. Però sarebbe davvero riduttivo e banale limitare la riflessione soltanto a Frosinone.
I numeri per definire lo scenario
In tutti i sondaggi Fratelli d’Italia sopravanza di molto la Lega. Ma bisogna partire dalle politiche del 4 marzo 2018 per comprendere non soltanto i flussi elettorali ma anche le mutazioni politiche che ci sono state nel centrodestra. Nel 2018 alla Camera la Lega ottenne il 17,35%. Superò Forza Italia (14%), mentre Fratelli d’Italia era al 4,35%. Alle europee del 2019, punto massimo del consenso del partito di Matteo Salvini, Carroccio al 34,3%, Forza Italia all’8,8%, Fratelli d’Italia al 6,4%. Ma torniamo al 2018, perché il 4 marzo si votò anche per le regionali del Lazio, che videro la conferma di Nicola Zingaretti ma pure la maggioranza in consiglio del centrodestra. Forza Italia arrivò al 14,62% ed elesse 5 consiglieri, la Lega al 9,96% con 3 consiglieri, Fratelli d’Italia all’8,68% con 3 consiglieri. In cinque anni sono cambiate tante cose: il Papeete, il governo giallorosso, la pandemia, la guerra tra Russia e Ucraina. Ma sono stati soprattutto due i momenti politici che hanno influito sui risultati elettorali e sui sondaggi. La nascita del Governo Draghi e le elezioni del presidente della Repubblica. In entrambi i casi Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni ha effettuato scelte di coerenza in totale solitudine nel centrodestra. Ma evidentemente gli elettori del centrodestra le hanno approvate. Se non si parte da questo riconoscimento non si può nemmeno provare a ragionare sui motivi della leadership di Giorgia Meloni.
Dal Campidoglio alla Pisana gli equilibri che stanno cambiando
Nel Lazio il divario è ancora più marcato. Alle elezioni comunali di Roma Fratelli d’Italia ha ottenuto il 17,4%, la Lega il 5,9%. Poco da discutere. Una piccola considerazione al di fuori del ragionamento: a Roma si è sottovalutato il fatto che il primo partito è stato quello di Carlo Calenda (19,1%). Se andiamo a guardare poi l’attuale composizione dei gruppi consiliari alla Regione Lazio scopriamo che Fratelli d’Italia ha adesso 6 esponenti (Antonio Aurigemma, Chiara Colosimo, Laura Corrotti, Fabrizio Ghera, Massimiliano Maselli, Giancarlo Righini). Ne aveva eletti 3 nel 2018. La Lega di consiglieri ne ha 5 (Giuseppe Cangemi, Laura Cartaginese, Pasquale Ciacciarelli, Daniele Giannini, Orlando Tripodi). Con l’ingresso di Sergio Pirozzi può arrivare a 6. Partiva da 3 nel 2018. I numeri raccontano di una forte e inevitabile rivalità politica. Nei giorni scorsi Laura Corrotti ha aderito a FdI sbattendo la porta nella Lega: “Non mi hanno lasciato lavorare”.
Se davvero l’ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi salirà sul Carroccio potrà esserci un pareggio numerico. Ma non politico, perché a Roma e nel Lazio tanti esponenti leghisti (da Montecompatri ai Municipi di Roma) stanno andando via dal partito. Il coordinatore regionale Claudio Durigon, fedelissimo di Matteo Salvini, a chi chiede lumi risponde che sta lavorando per il centrodestra e che per uno che lascia (Laura Corrotti) c’è uno che entra (Sergio Pirozzi). Fratelli d’Italia nel Lazio cresce e la Lega, in questo momento, fa molta fatica. Tra un anno ci sono le regionali e il partito di Giorgia Meloni rivendicherà la candidatura alla presidenza. Circola il nome di Francesco Lollobrigida. La Lega e Forza Italia cosa faranno?
Dalle previsioni dei sondaggi a Frosinone: tra comune e provincia

Infine ci sono i sondaggi. L’ultimo è la Supermedia Agi Youtrend. Fratelli d’Italia è il secondo partito nazionale dietro al Pd ed è accreditato di una percentuale del 20,09%. La Lega, in leggera risalita, è al 16,05%. Più di 4 punti di differenza sono tantissimi. A parti inverse Salvini avrebbe dubbi sulla guida del centrodestra? Alle comunali di Frosinone sta succedendo una cosa semplice: Fratelli d’Italia presenterà una lista forte, con un progetto politico ancorato al centrodestra e a sostegno del candidato sindaco Riccardo Mastrangeli. Senza timori reverenziali e in completa sintonia con la linea nazionale. La presenza di Francesco Lollobrigida è servita a mettere in chiaro soprattutto questo. Poi saranno gli elettori a decidere naturalmente, ma c’è un evidente cambio di equilibri politici nel centrodestra. Infine c’è la situazione della Provincia, a guida Pd: dove la Lega ha 2 deleghe (con Luca Zaccari e Andrea Amata) e si appresta ad eleggere 2 presidenti di commissione (Andrea Amata e Gianluca Quadrini). Fratelli d’Italia è all’opposizione, senza deleghe e senza presidenze di commissione in vista.