“La sinistra ha aumentato la tassa dei rifiuti ma lo ha detto solo dopo le elezioni”. Così, in sintesi, l’onorevole Nicola Ottaviani (Lega), ex sindaco di Frosinone, commenta la notizia (leggi qui https://www.politica7.it/frosinone-rifiuti-batosta-per-i-sindaci-tariffa-saf-piu-cara-del-17-e-laumento-finira-sulla-tari/) dell’aumento da 138,68 a 161,47 euro a tonnellata della tariffa che i comuni della provincia di Frosinone dovranno pagare per conferire i rifiuti presso l’impianto di TMB gestito dalla Saf a Colfelice. Un aumento che è anche retroattivo (si applica infatti dal 1° gennaio 2020) e che costringerà i sindaci a rivedere al rialzo la Tari a carico delle famiglie.
La stangata tenuta “nei cassetti” fino all’esito delle regionali
“La stangata sui rifiuti che si sta per abbattere sulle famiglie e sui cittadini della provincia di Frosinone – ha detto l’onorevole Ottaviani, segretario della commissione Bilancio della Camera – è l’ultimo regalo di Pd, Movimento 5 Stelle e amministrazione Zingaretti che, stranamente, arriva poco dopo il voto, che ha bocciato sonoramente la sinistra, e l’insediamento della giunta Rocca con un provvedimento della Direzione regionale del ciclo dei rifiuti che, forse, sarà rimasto a prendere polvere nei cassetti per settimane per non imbarazzare gli esponenti del Pd.
Alla fine ricadranno sulle spalle dei cittadini e delle famiglie ciociare le evidenti inefficienze nella gestione della materia dei rifiuti da parte della Regione e della Saf”. Ottaviani ha anche sottolineato come la Regione, sotto la guida di Zingaretti, Pd e Movimento 5 Stelle “ha dato ampia dimostrazione di inefficienza e di mancanza di programmazione, non trovando una soluzione ai problemi di Roma e scaricandoli sulle province, e in particolare modo su quella di Frosinone, tanto che oggi noi ci troviamo a non aver una discarica con tutto quello che questa situazione comporta”.
La gestione rifiuti è monocolore Pd
L’ex sindaco del capoluogo, oggi influente parlamentare della Lega, punta il dito anche sulla gestione della Saf, la società in house (i soci sono gli stessi 91 comuni della provincia di Frosinone oltre la stessa amministrazione provinciale) che è da sempre guidata da esponenti del Pd. L’attuale presidente è Lucio Migliorelli, in precedenza nella segreteria del consigliere regionale e assessore Mauro Buschini, oggi – per restare in tema – presidente del neonato Egaf, l’ente di gestione dell’Ato provinciale per i rifiuti, cui spetterà – quando avrà messo a punto la propria macchina amministrativa – stabilire la tariffa rifiuti di tutti i comuni della Ciociaria.
Ottaviani: “Saf, un fallimento: assurdo che ¼ di costi riguardi il personale
“La Saf, sotto la guida Pd – attacca da parte sua Ottaviani -, in questi anni ha pensato solamente a fare business coi rifiuti di Roma e a far lievitare i costi di personale e consulenze, se si pensa che sul bilancio aziendale la voce personale pesa per 1/4 (4,5 milioni su 19), una cifra a nostro avviso spropositata e sovradimensionata rispetto alle reali esigenze della società, e quella delle consulenze a vario titolo per 1 milione. Sono numeri che danno la netta dimensione di una gestione che definire fallimentare è un eufemismo.
Del resto, non sembra ci sia nulla di nuovo sotto il sole, anzi sotto l’immondizia: dopo che la provincia di Frosinone ha dovuto gestire i rifiuti di Roma, dopo il confronto per la riapertura della discarica di Roccasecca è evidente l’accanimento verso il nostro territorio del Pd. Siamo certi – ha concluso Ottaviani – che con il governo Rocca ci sarà un’inversione di rotta e le politiche sui rifiuti imboccheranno finalmente la strada dell’efficacia, dell’efficienza e del buonsenso”.