Le prove generali sulla votazione per il bilancio si faranno nella seduta, straordinaria e urgente, del 5 marzo prossimo, quella dedicata al futuro assetto viario di piazzale Kambo. La mozione è stata presentata da Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli) e sottoscritta anche da Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (che nell’organigramma del Comune figura ancora come capogruppo della Lega), Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone (Futura), Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia (Forza Italia), Fabrizio Cristofari, Angelo Pizzutelli, Norberto Venturi (Pd), Armando Papetti (Lista Marzi). In totale 12 consiglieri. A meno di clamorosi colpi di scena la mozione sarà respinta, ma sono due i temi da approfondire e poi interpretare. Il primo è amministrativo: il sindaco Riccardo Mastrangeli da sempre immagina completamente pedonalizzato piazzale Kambo dopo i lavori di riqualificazione. Per Anselmo Pizzutelli, invece, il transito delle auto dovrà essere garantito. Una contrapposizione senza mediazioni. Sarà una “conta” fortemente indicativa, destinata poi a riverberarsi pure nell’intero quartiere Scalo, determinante per l’esito di ogni elezione a Frosinone.
Il secondo motivo è politico e riguarderà l’orientamento della Lista Marzi. Perché se Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli, Carlo Gagliardi e Armando Papetti (che ha firmato la mozione, partecipando pure a diversi flashmob) dovessero votare con il resto della coalizione che appoggia Riccardo Mastrangeli, allora saremmo in presenza di una novità significativa. L’asse di ferro tra Mastrangeli e Marzi si è saldato sull’impegno di quest’ultimo di non intraprendere iniziative che possano interrompere la consiliatura (dimissioni di massa o mozione di sfiducia), senza però pregiudicare possibili intese programmatiche. Se invece ci fosse una convergenza sulla viabilità dello Scalo, allora la prospettiva cambierebbe. A quel punto non è escluso che la Lista Marzi possa presentare un emendamento importante al bilancio, per esempio sulla realizzazione della Casa dello Studente. Insomma, il documento contabile potrebbe essere approvato con 20 voti favorevoli su 33. Stabilendo ufficialmente (e definitivamente) i nuovi confini della maggioranza. Archiviando la lunga stagione del centrodestra iniziata nel 2012 e dando il via all’era delle intese trasversali. La posta in palio è questa. Perciò l’idea di convocare un tavolo cittadino del centrodestra è naufragata sul nascere. Da capire le mosse di Forza Italia a livello regionale: il senatore e coordinatore degli “azzurri” nel Lazio Claudio Fazzone è intenzionato a porre il “caso Frosinone” all’attenzione degli alleati. Ma bisognerà fare i conti con il fattore tempo, mentre invece al Comune le cose vanno avanti.
PD, CONGRESSO CONGELATO
Nessuno sa quando la commissione nazionale di garanzia del Pd analizzerà la vicenda del tesseramento 2024 della federazione provinciale di Frosinone. La commissione regionale lo ha ritenuto valido ai fini dell’iscrizione ma non per la determinazione della platea congressuale. I due candidati alla segreteria attendono: Achille Migliorelli (AreaDem e Parte da Noi) e Luca Fantini (Rete Democratica ed Energia Popolare). In attesa di sapere se e quando si potrà procedere, il tempo scorre. Febbraio è finito. A maggio ci saranno le elezioni comunali di Ceccano e questo vuole dire che le liste dovranno essere ufficialmente presentate entro metà aprile. Dunque a marzo bisognerà costruirle. Le liste intendiamo. Siccome Ceccano è un Comune importante e strategico, impossibile immaginare che i Democrat vadano a congresso durante la campagna elettorale. Anche perché tra Andrea Querqui ed Emanuela Piroli le distanze sono notevoli. Non va meglio neppure al circolo di Frosinone. La situazione è cristallizzata e il segretario Marco Tallini sembra avere intenzione di prendersi tutto il tempo possibile prima di assumere una decisione sulle sue eventuali dimissioni. In realtà nel capoluogo la strada sarebbe quasi obbligata: affidare ai tre consiglieri eletti (Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi) la reggenza del circolo per “accompagnarlo” alle elezioni. Ma nel Pd, si sa, la logica non viene (quasi) mai presa in considerazione.