Il Comune di Frosinone dice “no” alla carne coltivata in laboratorio e si schiera a fianco dell’iniziativa del governo di vietare la produzione e la commercializzazione del cosiddetto “cibo sintetico” ottenuto dalla clonazione delle cellule staminali estratte dagli animali – che non vengono quindi macellati – e poi riprodotte in vitro. Già lo scorso mese di novembre (leggi qui: https://www.politica7.it/anche-il-sindaco-mastrangeli-sostiene-la-petizione-coldiretti-contro-il-cibo-sintetico-oltre-200mila-firme-raccolte/) il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, aveva aderito alla raccolta di firme promossa da Coldiretti contro il cibo sintetito. Ora, sulla questione si schiere l’intero ente comunale.
Sostegno al disegno di legge del governo
In un posto sui suoi profili social, il sindaco Mastrangeli, ha infatti scritto: “L’amministrazione comunale ha espresso adesione e sostegno al disegno di legge che introduce disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici” ed ha ricordato che “con il disegno di legge, viene sancito il divieto di impiegare, nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere, importare, produrre per esportare, somministrare o comunque distribuire per il consumo alimentare, cibi o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati”.
Anche Coldiretti e FederCuochi si sono mossi contro la possibilità che in Italia venga prodotto e commercializzato cibo realizzato in laboratorio, avviando una petizione assieme a Filiera Italiana a sostegno del disegno di legge presentato dall’Esecutivo di Giorgia Meloni, raccogliendo in breve tempo già oltre 500mila firme.
Il sindaco Mastrangeli: “Una minaccia reale per la salute e l’ambiente”
Da parte sua, il primo cittadino di Frosinone ha voluto ribadire quanto già dichiarato in passato: “La minaccia del cibo sintetico è reale. Rappresenta innanzitutto un danno alla salute e alla sicurezza dei cittadini, un danno all’ambiente e un danno agli imprenditori agricoli, il Comune di Frosinone aveva in precedenza già espresso la propria posizione in merito, aderendo alla petizione di Coldiretti contro la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi” ed ha precisato che: “Il sostegno al disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri rientra, dunque, nelle attività che intendiamo promuovere al fine di tutelare la salute pubblica, l’ambiente, la cultura e l’identità collettiva, che si manifesta anche nelle specificità territoriali e nella ricchezza della biodiversità locale”.
Il vice Scaccia: “Preservare il patrimonio agroalimentare”
Sulla questione ha preso posizione anche il vicesindaco e assessore all’Ambiente Antonio Scaccia. “Finalità del provvedimento è assicurare il massimo livello di tutela della salute dei cittadini e preservare il patrimonio agroalimentare – ha dichiarato Scaccia – È importante, infatti, da un lato incentivare lo sviluppo delle attività produttive nel rispetto del valore del capitale naturale e, dall’altro, contrastare impatti ambientali negativi che, come nel caso della produzione di carne sintetica, determinano un ingente consumo di energia e acqua necessarie in laboratorio, con accumulo di anidride carbonica e maggiori effetti sul riscaldamento globale, senza contare gli effetti deleteri sull’occupazione sulla filiera produttiva”.