Nonostante sia padre di tre figli gravemente disabili, Inps gli nega per tre volte il congedo straordinario per assistere i suoi ragazzi. Il Tribunale di Frosinone, a cui l’uomo è stato costretto a rivolgersi, ha censurato l’operato dell’Istituto di previdenza ciociaro e, applicando la legge – cosa che l’Inps avrebbe dovuto fare fin dall’inizio – ha stabilito che il genitore aveva ogni diritto ad usufruire di quello strumento.
Questa storia, fatta di burocrazia malata ma anche di funzionari che parrebbero poco capaci di valutare il caso nel corretto quadro giuridico, giunge da un centro vicino a Frosinone, dove l’uomo risiede. I tre figli hanno gravissime disabilità, causate da una malattia genetica rara che li ha colpiti improvvisamente in giovane età, privandoli della vista, della possibilità di deambulare e di alimentarsi autonomamente, con totale stravolgimento delle loro vite e di quelle dei loro genitori.
Il padre, dipendente di una società, ha chiesto all’Inps la misura del congedo straordinario, così da poter seguire meglio i figli. Dall’Inps, però, hanno detto no, no e no: per tre volte. L’uomo, allora, anche per evitare di essere licenziato dal proprio datore di lavoro, è stato costretto a rivolgersi al Tribunale di Frosinone, in via d’urgenza, per ottenere giustizia.
Circa un anno fa, infatti, il malcapitato aveva ultimato un primo periodo di congedo, utilizzato per assistere la prima figlia disabile; poi, come prevede la normativa, aveva presentato un nuova domanda per fruire del periodo di congedo anche per la seconda figlia, affetta dalle medesime patologie. Ma, da lì, è iniziato il calvario: l’Istituto di previdenza, nonostante la norma di legge e i pronunciamenti sul caso favorevoli al richiedente già espressi dalla Corte di Cassazione, non ha voluto sentire ragioni e ha rigettato puntualmente ogni istanza.
L’uomo, assistito dall’avvocato Marco Diana, si è rivolto per tre volte al Giudice e tutti e tre i ricorsi, presentati in via d’urgenza, sono stati accolti, trovando pieno accoglimento dal Tribunale di Frosinone che ha assicurato così al padre malcapitato il riconoscimento del congedo previsto dalla norma e dunque la possibilità di poter garantire assistenza e sostegno ai propri figli. Tre provvedimenti che all’Inps farebbero bene ad incorniciare e tener sempre in bella vista negli uffici deputati.