Frosinone, i debiti non finiscono mai: altri 8 milioni da saldare per condanne e cause perse dal Comune

Si pensava che con il pagamento dell’ultima (salata) rata, Il comune di Frosinone potesse chiudere entro l’estate prossima il lungo iter di “pre-dissesto”, durato 10 anni, con cui sarebbe stato risanato il bilancio che, all’avvio del primo mandato dell’allora sindaco Nicola Ottaviani, riusciva a vantare il non invidiabile record di circa una sessantina di milioni di euro di ‘buffi’. Da allora ne è passata d’acqua sotto i ponti, ma anche di ufficiali giudiziari che hanno notificato, di tanto in tanto, nuovi contenziosi e sentenze di condanna per l’ente a causa di appalti mal gestiti e lavori non pagati o pagati in ritardo.

Frosinone, cause perse e appalti mal gestiti: il conto fa 8 milioni di euro

Così, l’altro ieri in Consiglio comunale, l’assessore al Bilancio Adriano Piacentini ha messo onestamente le carte sul tavolo: ci sono, tra tira e molla, circa altri 8 milioni di euro di debiti fuori bilancio da pagare. Tutti debiti che vengono da provvedimenti esecutivi della magistratura e che quindi debbono essere onorati: causa per il Multipiano e aree di parcheggio a pagamento; lavori su via Marittima; appalto per il trasporto pubblico; sospesi del vecchio appalto per i rifiuti e diverse altre somme non pagate per servizi o beni acquisiti anni e anni fa, per i quali ora il giudici hanno deciso che il Comune debba versare il dovuto.

Una tegola sui conti del comune già provati dal piano di rientro decennale

Per i conti del comune di Frosinone, già gravati dalle rate milionarie che l’ente versa a causa del piano di rientro decennale dei vecchi debiti, è una pesante tegola caduta dal tetto malmesso della finanza comunale e, soprattutto, di una gestione negli anni (ma molti anni, eh!) poco accorta di gare, progetti e affidamenti.

Ora si attende il parere della Corte dei conti sui pagamenti fatti e su quelli da fare

L’assessore Piacentini attende ora di conoscere le indicazioni che giungeranno dalla Corte dei Conti che già domani potrebbe dire la propria in merito alla conclusione del piano decennale. Poi ha anche chiarito che, se bisognerà pagare subito i nuovi debiti, allora sarà necessario rivedere le spese programmate in bilancio – non quelle dei lavori pubblici che hanno fondi vincolati – ma quelle di spesa corrente che volevano dare un po’ di ossigeno in più, ad esempio, alla settore della Cultura o alle manutenzioni stradali.