L’ascensore inclinato, che ha funzionato poco e male e che è fermo da due anni, raddoppia. L’amministrazione comunale Frosinone, guidata dal sindaco Riccardo Mastrangeli, ha varato il bando per la progettazione della seconda linea dell’impianto di salita e discesa che da 10 anni (l’opera è stata inaugurata nell’aprile 2012 dall’allora sindaco Michele Marini) ha cercato – con scarsa ed alternante fortuna – di collegare la parte bassa della città con quella alta: da via Marittima a piazzale Vittorio Veneto.
Bando da 300.000 euro per il progetto e 4 milioni per l’opera
Per la progettazione della nuova linea sono disponibili poco meno di 300.000 euro ed inoltre i tecnici che si aggiudicheranno la redazione dell’opera dovranno anche individuare un ulteriore percorso pedonale di raccordo tra la parte bassa e quella alta della Città. Per la realizzazione della seconda linea ci sono invece a disposizione circa 4 milioni di euro finanziati tramite il PNRR, il tutto sotto le magiche parole di: miglioramento della qualità ambientale attraverso il potenziamento della mobilità sostenibile e alternativa. Più o meno quello che avrebbe dovuto fare la prima linea dell’ascensore ma che – 10 anni dopo – si comprende benissimo non sia avvenuto.
L’ascensore inclinato a Frosinone, infatti, ha funzionato per tempi sempre più limitati, ha richiesto continue manutenzioni e interventi di assistenza che sono arrivati a costare fino a 3.000 euro al giorno. E’ stato ripetutamente oggetto di atti di vandalismo – durante i periodi di forzata chiusura – da fra ulteriormente lievitare, ogni volta, i costi di rimessa in esercizio.
Impianto progettato male e con costi di manutenzione proibitivi
Tutta colpa, si è detto, di una progettazione non adeguata ed un’opera che, per come è stata concepita e costruita, stressa eccessivamente alcuni componenti meccanici che necessitano in breve tempo di essere controllati ed eventualmente sostituiti e che mandano troppo facilmente in tilt le schede elettroniche che governano il meccanismo di apertura porte e frenata, con ripetuti costi di manutenzione e riparazione a 6 zeri.
Anche per questo, il nuovo bando di progetto richiede l’applicazione di nuove tecnologie a quella che sarà la seconda linea (e forse l’unica se riuscirà a funzionare). Bisogna incrociare le dita. Un po’ come quando – quando era in funzione – si saliva (o scendeva) con l’ascensore inclinato: spesso si restava a metà costone e si doveva fare a piedi l’impegnativa scalinata – tanto a scendere che a salire – che fiancheggia i binari.
Ascensore fermo da due anni e contenzioso con il gestore
Attualmente l’ascensore di Frosinone è fermo. E’ fermo da due anni. Anche la “soluzione” di appaltarne la gestione alla società Cialone Tour non ha dato frutti, anzi ha dato solo grane: un nuovo contenzioso tra appaltatore e Comune su chi sia il soggetto competente a far fronte alla manutenzione straordinaria dell’impianto; manutenzione molto onerosa – come si è detto – ed a cui occorre fare ricorso sempre più spesso, perché quell’opera è un vero incubo.