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Frosinone, non basta il coraggio: a Bari arriva un’altra sconfitta sotto il diluvio (2-1)

Roberto Mercaldo
Febbraio 2, 2025

Dire che abbia demeritato sotto il piano del gioco sarebbe ingiusto. Basti pensare che oggi ha tirato 20 volte verso la porta avversaria, che è una statistica davvero clamorosa. Però ha perso di nuovo, il Frosinone di Leandro Greco, sul campo del Bari, in una giornata in cui le dirette avversarie hanno invece trovato gloria, più o meno imprevedibilmente. E allora il discorso salvezza si complica ancor di più, nonostante una prova coraggiosa su un campo ai limiti della praticabilità. Ci hanno messo grinta stavolta, e non si sono arresi fino all’ultimo minuto di gioco, i ragazzi giallazzurri. Però anche stavolta hanno pagato la loro ingenuità e l’incapacità di tradurre in gol le tante occasioni costruite. Perché nel calcio buttarla dentro non è mai un particolare secondario.

LA CRONACA
Le vittorie di Salernitana e Sudtirol non sono proprio un toccasana per il morale dei giallazzurri di Ciociaria, nel momento in cui il match del San Nicola prende il via, sotto una pioggia fredda e intensa. Prova subito a scaldare il pubblico il centravanti dei pugliesi, Favilli, che tenta la sorte con una gran botta da fuori area e manda la sfera non troppo distante dai pali della porta difesa da Cerofolini.
Il Frosinone però non ha intenzione di stare a guardare e si fa vedere con un paio di azioni che generano imbarazzo nella retroguardia pugliese, costretta a sbrogliare in affanno.
All’11’ Ambrosino si guadagna un buon calcio di punizione, ma Partipilo la calcia sulla nutrita barriera. I padroni di casa provano a riprendersi il pallino del gioco, ma lo fanno in modo piuttosto sterile e di fatto per la difesa degli ospiti non c’è da gestire che l’ordinaria amministrazione.
E’ invece il Frosinone a farsi vedere dalle parti della porta barese con una certa pericolosità al 31′, quando Begic tenta di liberarsi per il tiro dopo un doppio dribbling, ma trova l’opposizione in extremis della difesa pugliese. Un minuto più tardi è Partipilo a provarci, con un tiro che però è davvero di agevole lettura per Radulovic.
Al 35′ grande occasione per il Frosinone, con Ambrosino che ruba palla e s’invola: delle due opzioni, Begic alla sua sinistra e Partipilo a destra, il numero 10 ciociaro privilegia la seconda, ma il compagno di squadra non conforta la sua scelta perché il tiro dell’ex Ternana è da dimenticare.
Ancora Frosinone al minuto 43′, con una bella manovra che porta al tiro Darboe: Radunovic in tuffo abbranca la sfera senza particolare difficoltà.
D’improvviso, arriva il vantaggio del Bari, su una delle poche azioni offensive dei biancorossi: Bettella interviene in scivolata su Dorval e Cosso concede inizialmente una punizione dal limite. Dopo un var dalla durata record, arriva la decisione di assegnare ai galletti un calcio di rigore. Della trasformazione s’incarica Favilli, autentica bestia nera del Frosinone. E anche stavolta dà un dispiacere ai colori giallazzurri. Si va al riposo col Bari avanti, piuttosto immeritatamente.
SECONDO TEMPO
Pronti via e il Frosinone va subito vicinissimo al pareggio. E’ Partipilo a calciare su Radunovic, proteso in disperata uscita, e sulla respinta è Ambrosino a indirizzare un nuovo tiro verso la porta barese, con un salvataggio miracoloso di Maita. Due le sostituzioni in casa ciociara, con Cichella e Kvernadze in campo per Bettella e Begic, che in verità non aveva demeritato. Al 7′ proprio Kvernadze pecca di egoismo non servendo il liberissimo Partipilo e cercando la soluzione da posizione defilata, ma c’era un fuorigioco che avrebbe comunque vanificato ogni sforzo.
La replica barese arriva su calcio da fermo, con Vicari contrato in extremis dalla difesa ciociara. Arrivano in sequenza due corner per i biancorossi, ma la porta frusinate non corre eccessivi rischi.
Intorno al quarto d’ora il Frosinone arriva due volte alla conclusione, prima con un colpo di testa di Tsadjout, appena entrato, bloccato da Radunovic, e poi con un tentativo da fuori di Kvernadze. Al 18′ Cosso decreta un’espulsione per Jeremy Oyono che il Var, per fortuna, smentisce. L’ineffabile direttore di gara rifila però un discutibile giallo al terzino giallazzurro.
Il Frosinone si getta generosamente in avanti, prestando però il fianco ai contropiede dei padroni di casa. Su una palla recuperata, Favilli si lancia in ripartenza prepotente e offre al neo entrato Bonfanti il più facile dei palloni per un 2-0 che punisce il Frosinone oltre i demeriti.
I canarini sono certamente in rapporto conflittuale con la buona sorte, perché su un cross di Barcella, la deviazione di Mantovani manda la sfera sul palo, a Radunovic battuto.
Ci prova Anthony Oyono al 41′, con un tocco volante che manda la sfera oltre la traversa della porta pugliese. Al 90′, su una respinta della difesa barese, Kvernadze fa partire un autentico siluro ma il pallone sfiora soltanto il palo della porta barese.
Il gol della bandiera arriva proprio all’ultimo dei cinque minuti di recupero e porta la firma di Kvernadze, bravo a rubar palla e a calciare a fil di palo. Purtroppo però è troppo tardi per riaprire il match.

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