Il Frosinone prosegue la teoria dei pareggi, stavolta però lontano dallo Stirpe. All’Arechi finisce 1-1 lo scontro salvezza con la Salernitana di Breda, rivelatosi una gara dai due volti.
Nella prima frazione il Frosinone ha giocato in modo davvero autoritario e persino brillante, dominando letteralmente la contesa e chiudendo la frazione con un vantaggio esiguo ed inferiore ai meriti acquisiti.
Nella ripresa però, un calo dei giallazzurri ed un orgoglioso ritorno dei padroni di casa hanno determinato un brusco mutamento di scena e se non fosse stato per Cerofolini, autore di almeno tre parate di grande rilevanza, i frusinati avrebbero addirittura patito la beffa del sorpasso. Largamente insufficiente la direzione di gara di Massimi, che ha finito col danneggiare pesantemente la compagine ospite, punita da un numero esorbitante di cartellini nel contesto di una gara giocata in modo sostanzialmente corretto.
LA CRONACA
Bianco opta per un 4-3-3 dando fiducia a Bettella, in coppia con Monterisi e affidando le corsie basse a Anthony Oyono e Di Chiara. A centrocampo, l’indisponibilità di Koutsioupas promuove Vural titolare, con Bohinen e Kone compagni di linea, mentre la prima linea è composta da Partipilo, Ambrosino e Begic.
Il Frosinone parte in modo piuttosto autorevole e tende ad occupare la metà campo avversaria con una certa frequenza, senza però minacciare troppo concretamente la porta difesa da Christiansen.
Con il passare dei minuti la pressione dei ciociari si accentua e porta prima a un contrasto ruvido subito in area da Partipilo su azione d’angolo, sul quale Massimi sorvola; poi al 20′ è Ambrosino ad incunearsi perfettamente sul settore di sinistra ma a dosar male il cross al centro per Partipilo. E al 24′, dopo un’azione prolungata, ci prova Kone con un tiro un po’ ciabattato che non cambia la storia del match.
Al 27′ il Frosinone la sblocca: azione travolgente di Partipilo, che chiede ed ottiene triangolo da Ambrosino e poi conclude in gol, complice una deviazione sfortunata di un difensore salernitano. Alla mezz’ora Frosinone vicinissimo al raddoppio con Begic, sulla cui conclusione Christiansen si salva con un intervento di piede. L’azione prosegue e Ambrosino viene sanzionato per una presunta simulazione, ma in realtà il contatto con Bronn c’era e non sembrava nemmeno veniale.
I padroni di casa non trovano il modo di replicare ed è ancora un arrembante Frosinone a cercare il gol, con Begic anticipato di un soffio al momento di intervenire su un cross molto buono di Ambrosino.
Al 35′ è Di Chiara a cercare il tiro da fuori, con fortuna relativa. La gara prosegue nel segno del Frosinone, col solo neo di tre ammonizioni, senza dubbio fiscali, e con la constatazione di non aver raccolto per quanto seminato.
LA RIPRESA
E’ una Salernitana più tonica quella che inizia la seconda frazione di gara, mettendo se non altro il Frosinone nella condizione di doversi difendere. E’ Tongya, entrato nelle fasi finali del primo tempo, a impensierire la porta frusinate, con un tiro che, deviato, procura un corner ai padroni di casa. Sulla ripartenza, il Frosinone va vicino al raddoppio: Ambrosino e Partipilo gestiscono la controffensiva, ma l’ex Ternana non riesce a restituire il pallone al compagno proprio in fase di chiusura dell’azione.
Veemente, di nuovo la Salernitana cerca il pari: prima è Cerri che al 13′ controlla di petto e calcia, chiamando Cerofolini a una vera e propria prodezza. Un minuto più tardi è Bronn che prova a sfruttare una sponda aerea dello stesso Cerri, ma non si coordina in modo perfetto e calcia perciò impreciso.
Il pareggio dei campani arriva in modo in verità molto fortunoso, perché a fornire all’ex Ghiglione un involontario assist è Bohinen, rimasto a terra dopo un contrasto aereo. Il pallone colpisce il centrocampista giallazzurro disteso e ne scaturisce un rimpallo che mette sui piedi dell’accorrente numero 29 granata il più facile dei palloni. Tutto da rifare.
Nel Frosinone si rivede Distefano e torna in campo, a distanza di qualche anno dall’ultima esperienza in maglia canarina, anche Fabio Lucioni. I campani però ora ci credono e minacciano ancora la porta ciociara con un colpo di testa di Corazza, che svetta al 29′ sul cross di Verde e costringe Cerofolini ad un’altra parata tutt’altro che agevole.
Le due squadre non sono paghe del pareggio e provano a spezzare l’equilibrio con buona volontà ma idee annebbiate dalla stanchezza.
Al 39′ Massimi, sempre zelante nell’applicare il regolamento alla lettera contro i difensori frusinati, punisce una trattenuta di Di Chiara, dopo averne ignorate di più nette dall’altra parte. Secondo giallo per il terzino sinistro giallazzurro e finale in affanno per i ciociari, costretti all’inferiorità numerica.
Così, al 42′, Cerri controlla un pallone vagante in area e scarica con forza verso la porta frusinate, trovando ancora un super Cerofolini.
Non è finita: all’ultimo minuto regolamentare è Bronn a colpire di testa da posizione estremamente ravvicinata, ma Cerofolini ha anche stavolta buoni riflessi e dice di no.
C’è un’ulteriore occasione per i campani al 93: stavolta Cerri è in versione assistman per Raimondo, che gira aprendo troppo l’angolo di tiro e non trovando i pali della porta frusinate.
Pochi secondi dopo Massimi espelle con rosso diretto anche Kone e gli ultimi due minuti diventano davvero complessi da gestire in 9 contro 11. Il muro giallazzurro comunque tiene e il punto esterno almeno resta, ad animare una piccola speranza.