L’avventura di Leandro Greco alla guida del Frosinone è finita dopo il pari con la Reggiana, secondo 1-1 casalingo di fila. Il tecnico romano, dopo aver condotto in modo encomiabile la formazione Primavera giallazzurra, era stato chiamato alla guida della prima squadra all’indomani della sconfitta dei canarini con la Reggiana, che costò il posto a Vincenzo Vivarini. Dal dopo Reggiana al… dopo Reggiana, le singolari vicende del calcio hanno prodotto il “gong” di fine rapporto.
Greco aveva avuto un contratto triennale e non era stato chiamato come semplice traghettatore, ma per un progetto che però non è riuscito a decollare. Dopo una scossa iniziale, con una mentalità battagliera subito mostrata dalla squadra dopo l’avvicendamento della guida tecnica, sono iniziati i problemi, e la squadra è ricaduta in alcune partite abuliche, purtroppo anche in coincidenza con potenziali occasioni, importanti, leggi soprattutto gare casalinghe con il Sudtirol e questa ultima contro la Reggiana. Non sono mancati acuti, ma le tre sole vittorie conseguite, in casa contro Cesena e Salernitana e fuori a Cosenza, non sono state sufficienti a riassestare la classifica.
Il Frosinone è ancora penultimo, a due punti dalla terzultima e più staccato dalla zona playout e dalla ipotetica salvezza. Poiché mancano ancora 12 gare, e le prossime due saranno ancora confronti diretti, con la Salernitana domenica e poi in casa con la Carrarese tra due settimane, la società intende provare a compiere l’impresa di salvare una stagione che sta lentamente procedendo verso un vero e proprio naufragio.
Si attende il nome del successore. Da scartare l’ipotesi del rientro di Vivarini, si era fatta strada la soluzione Ballardini, ma siamo rimasti ai rumors ed il diretto interessato ha smentito ogni contatto. Altro nome uscito da radio mercato è quello di Bianco, ma nemmeno questa pista sta trovando significative conferme. Certamente non si potrà perdere tempo, perché la corsa disperata verso la salvezza esige certezze e tanta buona volontà.