Doveva essere la partita della conferma e della definitiva risalita. È stata invece quella di una ricaduta che fa male, anzi malissimo. Un rigore sbagliato, un palo in pieno recupero e tante occasioni buttate al vento nei 95 minuti dello Stirpe, e ad esultare è stata la Carrarese, brava a sfruttare una delle sue rare opportunità.
Ora la classifica si fa davvero critica e il bilancio delle gare casalinghe è drammaticamente in rosso: 3 pareggi e 2 sconfitte. Mai accaduto, forse neanche in A.
LA CRONACA
Torna Bettella nell’undici titolare, a far coppia con Kalaj, mentre Monterisi non è nemmeno in panchina. Senza punte di peso, attacco leggero con Partipilo, Ambrosino e Distefano.
I toscani guadagnano subito un corner, ma poi è il Frosinone a tenere il pallino in mano per i primi dieci minuti di gara, sia pure senza costruire autentiche palle gol.
Al 13’ Vivarini è costretto ad operare il primo cambio, perché Distefano, uscito malconcio da uno scontro di gioco di 2 minuti prima, proprio non ce la fa a proseguire. Al suo posto Kvernadze.
Al quarto d’ora Giovane calcia da posizione piuttosto favorevole e chiama Cerofolini a un intervento non proprio agevole.
Ancora molto pericolosa la squadra ospite al 18’, con Finotto che da posizione lievemente defilata viene contrato in extremis dal pacchetto arretrato giallazzurro.
Pallido tentativo dei ciociari al 22’, ma sul tiro, peraltro debole e centrale, di Partipilo, c’era una posizione di fuorigioco.
Il Frosinone segue il ritmo di una pioggia divenuta incessante e arremba con coraggio ed energia, conquistando tre calci d’angolo nel volgere di altrettanti minuti.
Ci prova Gelli da fuori al 31’, ma la sfera sorvola, e non di poco, la traversa toscana.
Il Frosinone continua imperterrito a frequentare la metà campo avversaria, ma la retroguardia carrarina è solida e ben disposta e le offensive s’infrangono sempre sulla diga ospite.
In contropiede i toscani vanno vicini al gol, che sarebbe davvero stato eccessivamente punitivo per il Frosinone, con Cherubini, che manca di poco il bersaglio da buona posizione.
LA RIPRESA
Il secondo tempo inizia nel segno della… continuità, con il Frosinone che si butta generosamente in avanti e tiene costantemente in apprensione la retroguardia toscana.
Il premio agli sforzi reiterati sembra arrivare al quarto d’ora, quando Ambrosino conquista un calcio di rigore. Della trasformazione s’incarica Partipilo, che però calcia debolmente consentendo a Bleve d’intercettare la sfera.
Due minuti più tardi Vivarini opera due cambi, gettando nella contesa Darboe e Ghedemis, ma a passare in vantaggio è la formazione ospite, con Cicconi, che è abile a spedire alle spalle di Cerofolini la sfera pervenutagli grazie a un lancio molto calibrato di Giovane.
Al 25’, sull’asse Kvernadze-Marchizza, colossale occasione per i canarini, ma la difesa toscana salva in extremis su Ghedjemis.
I ragazzi di Vivarini ci mettono il cuore, ma la lucidità fa difetto e agevola la difesa ospite.
Al 35’ ancora una buonissima opportunità, ma Ghedjemis, spuntato all’altezza del secondo palo, non riesce a tenere basso il pallone e manda alle stelle.
I minuti passano e la frenesia è una cattiva compagna di viaggio per un Frosinone che schiuma rabbia ma non produce un calcio incisivo.
In pieno recupero Marchizza manda la sfera sul palo con un tiro cross che sorprende un po’ tutti. Sulla ribattuta Ambrosino non riesce a spingere il pallone in rete. E il dramma sportivo si compie nella sua interezza.