Il Frosinone esce sconfitto per 3-1 dal Martelli di Mantova, ma anche stavolta può recriminare per due pali e un buon numero di occasioni da gol buttate al vento. Senza dubbio i locali si sono dimostrati più pratici e nel calcio la praticità è sovente la dote che fa la differenza. In zona gol, anche adesso che pian piano Greco sta recuperando tutti i suoi effettivi, si fa una gran fatica a concretizzare, ma certo i legni non aiutano e possono comunque ritenersi un dato statistico anomalo e come tale non ripetibile.
Al Martelli, ad aprire le porte al successo dell’undici di Possanzini, è stato uno svarione della difesa ciociara, che poi ha pagato il disagio di dover fronteggiare le ripartenze mantovane, con la squadra un pochino sbilanciata. Nella ripresa Greco ha rimesso le cose a posto e il Frosinone si è preso se non altro la soddisfazione di accorciare le distanze e di sfiorare a più riprese una seconda marcatura.
LA CRONACA
Appena un giro di lancette e già il Mantova si fa pericoloso, con Bragantini che calcia dal limite dell’area e non trova i pali della porta ciociara: il pallone esce, però non di molto, alla destra di Cerofolini.
Il Frosinone non sta certo a guardare e anzi comincia a menare le danze in modo sempre più convinto, arrivando vicinissimo al vantaggio: prima è Begic a calciare sul primo palo e a trovare la risposta dell’estremo difensore lombardo, poi al 9′ Marchizza pennella un perfetto cross al centro per l’accorrente Jeremy Oyono, ma il bis del match con il Sassuolo non si concretizza per la parata d’istinto di Festa, che si oppone con i piedi al colpo di testa del franco gaboniano.
La replica mantovana è affidata ad Aramu, che mette alla prova le proprie doti balistiche chiamando Cerofolini alla parata a terra in presa.
I lombardi passano in vantaggio al 23′, quando uno svarione di Biraschi lancia un contropiede che i biancorossi chiudono in modo impeccabile con Bragantini freddo a calciare la sfera dove Cerofolini puà solo guardare.
La reazione dei ciociari non si fa attendere e produce qualche calcio d’angolo. Su quello che arriva al 32′, da Marchizza il pallone arriva sulla testa di Bracaglia, che è bravissimo a svettare e a indirizzare alla sinistra di Festa. L’estremo difensore mantovano sarebbe battuto, ma in suo soccorso arriva il palo. Dal corner che scaturisce nasce poi una buona opportunità per Ambrosino, ma il suo tiro è rimpallato.
Ancora Ambrosino potrebbe far male alla retroguardia mantovana, ma l’attaccante partenopeo perde l’attimo propizio e il Mantova si salva ancora.
Decisamente più pratico si dimostra l’undici di Possanzini, che riparte e… raddoppia con Trimboli, che al 36′, all’altezza del primo palo, anticipa la retroguardia ciociaria e batte Cerofolini.
E’ proprio l’estremo difensore giallazzurro a rendersi protagonista di una bella parata su Fiori. Ma il 3-0 è solo rimandato: un altro contrattacco particolarmente incisivo porta al cross Mensah e alla devizione vincente Aramu. E’ un 3-0 che premia forse eccessivamente il Mantova e punisce oltre i demeriti un Frosinone che pure spesso è andato vicino al gol.
LA RIPRESA
Greco corre ai ripari inserendo da subito Gelli e Partipilo e il Frosinone parte all’assalto, guadagnando però solo un paio di calci d’angolo, senza esito.
Al 10′ però gli sforzi della squadra giallazzurra trovano finalmente un meritato premio, grazie a un gol davvero splendido di Begic, che pennella all’incrocio dei pali un pallone pervenutogli dopo un rude contrasto della difesa mantovana su Partipilo.
Ancora l’ex Ternana protagonista un minuto più tardi, ma il suo tiro da fuori è troppo debole per creare reali problemi alla porta mantovana: Festa para senza patemi.
Al 17′ Biraschi salta in area avversaria e viene ostacolato in modo poco ortodosso, ma né arbitro né Var confortano le sue proteste.
Un minuto più tardi Fiori calcia con grande potenza verso la porta frusinate, con la sfera che sorvola la traversa, non di molto. Sull’altro fronte è Oyono a provare la botta da fuori area e anche in questo caso il tiro risulta leggermente alto.
Greco getta nella contesa Pecorino, Tsadjout e per ultimo Vural, ed è proprio il giovanissimo centrocampista a cercare la porta da fuori, senza impensierire troppo Festa. I giallazzurri potrebbero davvero riaprire la partita al 38′, quando Ambrosino calcia magnificamente una punizione da 30 metri, ma il palo gli dice beffardamente di no. Al 41′ da Partipilo a Tsadjout, ma il suo tiro è impreciso e il Mantova può ancora salvarsi.
Il Frosinone ci prova fino alla fine e al 5′ di recupero ha ancora una grande occasione, con Gelli che per pochi centimetri non trova il gol. Una battuta d’arresto, la seconda di fila, ma sul piano del gioco il Frosinone non ha demeritato.
Ora però bisogna tornare a far punti, per impedire alle altre di allontanarsi di nuovo.