A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Frosinone e portate a termine dalla Squadra Mobile della Questura di Frosinone, è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone una misura cautelare personale in carcere nei confronti di una persona per i reati di tentata estorsione e ponendo la vittima in stato di incapacità di intendere al fine di costringerla alla prostituzione e di procurarle lesioni gravissimi al volto. I fatti sono avvenuti a Frosinone fino al febbraio 2023..
La vicenda nasce a seguito di una denuncia effettuata alla Squadra Mobile della Questura di Frosinone di una ragazza di origini rumene che un’altra persona, sempre di origini rumene, intendeva far prostituire e, visto che lei si rifiutava, prima le aveva tagliato le gomme della sua autovettura e poi l’aveva minacciata di sfigurarla con l’acido.
Infine, la persona denunciata somministrava alla ragazza un farmaco per renderla inoffensiva per poi sfigurarla con l’acido. Attività poi non realizzate grazie al tempestivo intervento della Squadra Mobile che faceva irruzione nell’appartamento, sequestrava il farmaco e poi trasportava la vittima in ospedale per le relative cure.
Le successive indagini accertavano che la ragazza effettivamente aveva assunto un farmaco idoneo a renderla inoffensiva ed emergevano dalle indagini elementi ritenuti dal GIP del Tribunale di Frosinone idonei ad emettere nei confronti di un soggetto di origine rumena una misura custodiale in carcere per i predetti reati.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Ai sensi dell’art. 27 della costituzione la responsabilità o meno del predetto indagato per i reati in precedenza indicati verrà stabilita solo all’esito di giudizio definitivo della magistratura..