Pareggio esterno prezioso per il Frosinone di Leandro Greco, che anche al Menti, al cospetto della lanciata Juve Stabia di Pagliuca, mostra di aver ingranato la marcia giusta e di essere ormai consapevole della propria forza.
Per uno di quei paradossi che nel calcio non sono infrequenti, la squadra ciociara gioca un gran primo tempo e lo chiude in svantaggio; poi fa un po’ meno bene nella ripresa, ma riesce a realizzare il gol che vale un punto, l’ultimo del 2024, anno tribolato ma chiuso in crescendo.
LA CRONACA
Anche stavolta Greco tira fuori dal suo cilindro una formazione rinnovata rispetto all’undici di partenza schierato contro la Salernitana. I tre di difesa sono Bettella, Lusuardi e Monterisi, mentre i fratelli Oyono presidiano le fasce di un pacchetto centrale che comprende altresì Darboe, Gelli e Begic. Il compito di offendere è affidato ai subentrati nonchè goleador dell’ultimo match, Kvernadze e Ambrosino.
La partenza dei ciociari è eccellente e al 9′ i giallazzurri confezionano un’azione pregevolissima che coinvolge un po’ tutti i giocatori del pacchetto offensivo e porta poi al tiro Anthony Oyono, sul cui tiro s’immola Varnier.
Al 15′ ci riprova il Frosinone, con un’altra manovra davvero ben congegnata, che porta al cross Ambrosino e alla conclusione di testa Kvernadze: non è la sua specialità e si vede.
Al 20′, piuttosto sorprendentemente, passa però in vantaggio la squadra campana: su azione d’angolo Ruggiero colpisce la traversa e sulla respinta il più lesto è Adorante, che da presso depone la sfera alle spalle di Cerofolini.
La reazione del Frosinone è rabbiosa, ma poco ordinata, ed è ancora Kvernadze a provarci, stavolta di sinistro, ma anche in questo caso senza trovare i pali della porta campana. Dal georgiano idea per Oyono al 32′, ma anche stavolta la mira del franco-gaboniano è perfettibile.
Ambrosino è stretto nella morsa dei tre centrali delle vespette e non riceve sufficiente supporto da Kvernadze e Begic, sebbene quest’ultimo regali di tanto in tanto giocate di classe sopraffina.
Al 38′ Greco protesta per un vantaggio concesso con scarsa attenzione dal direttore di gara e viene sanzionato addirittura con un cartellino rosso.
Ancora Anthony Oyono protagonista in fase offensiva, ma far gol non è il suo mestiere e così la Juve Stabia salva il suo stringato vantaggio e va negli spogliatoi avanti di un gol.
LA RIPRESA
Il Frosinone spumeggiante della prima frazione non si vede alla ripresa delle ostilità, o meglio si vede solo per i primi 5 minuti. Poi, pian piano, la Juve Stabia prende campo e addirittura riuscirebbe a raddoppiare al 52′, se non fosse per una mano malandrina che, osservata dal Var, induce Crezzini a cancellare il punto realizzato da Bellich.
La gara prosegue nel segno di un dominio sterile della compagine di casa e il Frosinone fatica a riorganizzarsi e a produrre azioni offensive dotate di una certa pericolosità.
I ciociari si sbloccano però al 27′, quando trovano una fiammata che di fatto si rivelerà determinante per le sorti del match. Ambrosino è bravo a condurre in porto una ripartenza da manuale e a porgere al centro per Partipilo, entrato nel secondo tempo. Il trequartista giallazzurro è spietato e freddo nel deporre il pallone alle spalle di Thiam.
Greco, dalla tribuna, dà probabilmente disposizioni ispirate alla prudenza, perché i suoi arretrano e difendono con piglio battagliero un punto comunque prezioso.
Era finita 0-0 allo Stirpe, è 1-1 al Menti e sicuramente il Frosinone può sorridere, per aver dato ulteriore vigore al suo momento positivo, con 10 punti conquistati nelle ultime sei gare.
