Nell’ultima gara casalinga del 2024, un anno che certamente non ha portato troppa fortuna ai giallazzurri ciociari, il Frosinone ha sconfitto con un eloquente due a zero la Salernitana, scavalcandola in classifica e cominciando ad intravedere la luce fuori dal tunnel.
E’ stata una vittoria ampiamente meritata, ottenuta con pazienza, attenzione e grande determinazione. A dare una svolta decisa al match è stata l’espulsione, arrivata proprio al morire della prima frazione, di Ghiglione, ex canarino. E così nella ripresa il Frosinone, che aveva già marcato una chiara supremazia nella prima frazione, ha accentuato la spinta, trovando con due subentrati, Kvernadze e Ambrosino, i gol che hanno scritto il risultato finale.
LA CRONACA
Il tecnico giallazzurro opera numerosi cambi rispetto alle formazioni schierate nelle gare precedenti. Partono dal primo minuto Lusuardi in difesa, Pecorino e Partipilo davanti e ritorna Gelli a centrocampo. Per Cichella, Barcella e Ambrosino, protagonisti in varia guisa nei match recenti, c’è solo la panchina.
Il Frosinone inizia con piglio battagliero e costringe sulla difensiva la compagine campana, ma il tiro di Darboe che chiude un’offensiva insistita al 9′ è da dimenticare.
Spettacolare, ma troppo centrale, la rovesciata di Gelli, che Sepe può neutralizzare bloccando il pallone in presa, senza alcuna apprensione. Al 20′ Begic è bravo a liberarsi per il tiro, ma non altrettanto nella conclusione, che risulta strozzata e largamente imprecisa. Non particolarmente complessa neanche la parata che l’estremo difensore salernitano deve compiere al 24′, su un tiro di Anthony Oyono.
Troppo egoista Partipilo al 33′: l’ex Ternana s’invola e, ignorando un buon numero di soluzioni di passaggio, calcia verso la porta avversaria, in modo perfettibile.
Al 39′ il Frosinone va vicinissimo al vantaggio: Anthony Oyono s’invola sul settore sinistro dell’attacco e, superati un paio di avversari, calcia sul secondo palo, centrando il montante (tredicesimo palo in stagione per i ciociari). Sulla respinta del legno arriva di gran carriera Biraschi, che calcia in modo potente, ma troppo centrale, trovando una nuova opposizione di Sepe.
Un minuto più tardi ci prova Pecorino dalla distanza, ma stavolta per il guardiano dei pali salernitano è solo ordinaria amministrazione. Al 44′ Anthony Oyono concede il bis e si procura di nuovo lo spazio per calciare di destro, ma la palla sorvola la traversa della porta ospite.
Nell’unico minuto di recupero, il Frosinone guadagna se non altro il vantaggio numerico: l’ex Ghiglione entra con il piede a martello su Begic e Pezzuto lo sanziona con un rosso diretto. Dalla successiva punizione non scaturisce nulla di importante, ma il Frosinone può giocare la ripresa con un uomo in più.
LA RIPRESA
Alla ripresa delle ostilità il tecnico granata Colantuono opera addirittura tre cambi, inserendo Gentile, Jaroszynski e Hrustic per Ruggeri, Tongya e Braaf. Subito un cambio anche per i giallazzurri, con Kvernadze che entra per Biraschi, ammonito nella prima frazione, e conseguente cambio di modulo, per cercare di sfruttare la superiorità numerica.
Il Frosinone mette in un angolo la Salernitana, che però fa… il pugile incassatore con sufficiente disinvoltura per i primi dieci minuti della ripresa, quando la sola conclusione verso la porta campana la effettua Darboe, ma senza fortuna.
Al quarto d’ora ci prova Partipilo, con un tiro a giro, che però non sorprende l’attento Sepe.
Due minuti più tardi, però, il Frosinone passa: strepitosa azione di Kvernadze, che parte dalla sua metà campo e con una progressione degna di un duecentista protegge la sfera da ogni tentativo di recupero avversario e poi scaglia un bolide sul quale Sepe davvero nulla può. Frosinone in vantaggio, con merito.
Il georgiano si esalta e ci riprova al 27′, ma stavolta la mira è perfettibile ed il pallone termina la sua corsa a rispettabile distanza dal palo destro della porta di Sepe.
Ancora uno scatenato Kvernadze semina avversari e mette il pallone per un inserimento che però risulta tardivo e la conclusione di Darboe viene ribattuta dalla retroguardia salernitana.
I campani rompono gli indugi e cercano il pareggio, prima con un tiro da fuori di Velthius e poi con una girata da posizione pressoché impossibile.
A respingere in via definitiva le velleità di rimonta degli ospiti, arriva una ripartenza giallazzurra, con Kvernadze che mette al centro un pallone sfruttando l’ultimo centimetro di campo disponibile e Ambrosino bravissimo a catapultarsi sulla sfera per indirizzarla alle spalle di un interdetto Sepe.
Gli ospiti provano ancora orgogliosamente a riaprire i giochi con Simy, ma il suo tentativo non procura soverchi grattacapi alla porta ciociara. Si conclude così, dopo 4 minuti di recupero. Il Frosinone sotto l’albero trova tre punti di platino.