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“Futura” fibrilla Mastrangeli pronto ai cambi

Massimo Pizzuti
A Frosinone il gruppo di Martino, Petricca e Pallone spara a palle incatenate contro l’Amministrazione sul Brt. Esattamente come avevano fatto in passato i cinque “ribelli” ora all’appoggio esterno. In questo modo il sindaco potrà tranquillamente aprire ad un’opposizione già… in fila.
Settembre 30, 2024
Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli

A Frosinone il gruppo Futura, formato da Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone, non ha rivendicato (per ora) assessorati e ha “ammonito” il sindaco Riccardo Mastrangeli ad archiviare l’idea di aperture alle opposizioni per rafforzare la maggioranza. La conseguenza di questo ragionamento dovrebbe essere quella di blindare una coalizione che è scesa da 22 a 17 esponenti. Nelle scorse ore, invece, i tre rappresentanti di Futura hanno sparato a palle incatenate contro le ultime novità riguardanti il Bus Rapid Transit e la mobilità urbana. Uno schema che abbiamo già visto altre volte nel centrodestra in questi ventisette mesi di Amministrazione Mastrangeli.
All’inizio erano stati Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega). Come è andata a finire lo sappiamo: revoca delle deleghe a Pizzutelli (Scalo) e Bortone (rapporti con le Università) e appoggio esterno dei tre “ribelli”. Poi è stata la volta di Forza Italia, ma in questo caso la motivazione è stata politica visto che Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia avevano chiesto un azzeramento della giunta. Al no del primo cittadino hanno definito l’appoggio esterno uscendo dalla giunta. Infatti l’assessore Adriano Piacentini ha dovuto cambiare profilo: da politico a tecnico esterno di fiducia di Mastrangeli. Mantenendo esclusivamente le deleghe al bilancio e ai tributi.
Il gruppo Futura ha iniziato lo stesso percorso, considerando anche che Francesco Pallone ha la delega allo sport. Complicato per chi fa parte dell’Amministrazione attaccare in quel modo. Difficile dire cosa potrà succedere, anche perché nel capoluogo nessuno pone i problemi. Per esempio Martino e Petricca erano stati eletti nella Lista Ottaviani, che quindi è passata da 5 a 3 consiglieri. Pallone si era candidato con la Lista Mastrangeli, che in questo momento non fa parte della coalizione di governo. Parliamo della civica di diretto riferimento del sindaco. Caso più unico che raro in Italia.
Il ricorso sistematico alla seconda convocazione per le sedute ordinarie di consiglio comunale in pratica fa venir meno le preoccupazioni sul mantenimento del numero legale. Ma ciò non toglie che la maggioranza ha 17 consiglieri su 31 e, senza quelli di Futura scenderebbe a 14. In uno scenario del genere, chi potrebbe dire a Mastrangeli di non sondare il terreno nei confronti delle minoranze? Tanto più che i segnali continuano ad arrivare. Per esempio da Andrea Turriziani (Lista Marini), che ha apertamente sostenuto i lavori che si stanno effettuando (da parte dell’Amministrazione) per la piazza dello Scalo.
Domenico Marzi, Carlo Gagliardi e Armando Papetti (Lista Marzi) nell’ultimo Consiglio hanno votato sì alla quasi totalità dei debiti fuori  bilancio. Inoltre da mesi Marzi non perde occasione per mettere in evidenza come il fare opposizione non vuol dire fregarsene delle esigenze della città. Un approccio costruttivo che eviti il sostegno politico ma possa garantire quello amministrativo su pratiche importanti. Della civica, oltre ai tre consiglieri citati, fa parte pure Alessandra Mandarelli.
In attesa degli eventi il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli, che non vede l’ora di tornare nel centrodestra. I consiglieri sono due: Claudio Caparrelli e Francesca Campagiorni. In questo caso però bisognerebbe superare le barricate alzate da tempo sia da Fratelli d’Italia di Fabio Tagliaferri che dalla Lista per Frosinone di Antonio Scaccia.
Nelle file delle opposizioni ci sono altri due gruppi. Il Pd ha 3 consiglieri e in questa fase è concentrato sul congresso per capire le future evoluzioni, anche a Frosinone. Dove la prossima candidatura a sindaco sarà importante anche per gli equilibri: Angelo Pizzutelli e Stefano Pizzutelli rappresentano aree assai diverse. Mentre il Partito Socialista di Vincenzo Iacovissi sicuramente farà ancora una volta una corsa in autonomia. Il sindaco Riccardo Mastrangeli non avrà problemi a trovare sponde nelle opposizioni nei prossimi due anni e mezzo. Specialmente se dalla maggioranza continueranno a fornirgli alibi (politici) perfetti.

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