Nel calcio ci sono le giornate “un po’ così”. Son quelle in cui sul rettangolo di gioco la squadra più accreditata fatica ad imporsi, perché nulla va come dovrebbe. Talvolta sono figlie della sottovalutazione dell’avversario, più spesso di estri troppo intermittenti per determinare.
Il Modena, capolista del girone, sta per archiviare una “giornata un po’ così”, quantomai inopportuna, visto che siamo alla volata finale e gli emiliani devono difendere 4 punti di vantaggio sulla Reggiana, più immediata inseguitrice nel contesto del girone B della serie C. Avversaria è l’Imolese, che alla vigilia pareva il ritratto perfetto della vittima sacrificale: penultima in classifica, prigioniera di un rendimento esterno deficitario, più rassegnata che arrabbiata. E invece, i 10mila del “Braglia” stanno per lasciare lo stadio senza sorrisi e senza cori di esultanza. Già, perché Liviero su rigore ha riportato il risultato del match in parità e così la Reggiana, che sta vincendo a Fermo, può portarsi a meno due dal team modenese. Siamo già nel recupero quando l’’estremo difensore emiliano, Riccardo Gagno, si porta un paio di passi fuori dalla sua area di rigore e calcia forte, sperando di trovare un assist per i compagni del pacchetto avanzato. Il pallone percorre in breve tempo 60, 70 metri di campo e sembra destinato a finire tra le braccia di Gian Maria Rossi, portiere dell’Imolese, protagonista fino a quel momento di una buona prova. Il folletto del calcio ha però previsto il colpo di scena, l’evento impossibile e così quando la sfera finalmente ritrova il contatto con il terreno e rimbalza, Gian Maria Rossi commette un fatale errore di valutazione e si porta troppo avanti per poter controllare la traiettoria del pallone. Tra lo stupore generale la sfera supera così anche l’ultimo potenziale oppositore e s’insacca nella rete imolese, scatenando la gioia gialloblù.
La B del Modena ora è a un passo, la grande paura è svanita, Riccardo Gagno entra di slancio e con tutti gli onori nel non certo nutrito elenco dei portieri goleador. Di solito i suoi “colleghi” trovano l’insolita soddisfazione quando lasciano la loro area di rigore e si portano in quella opposta, in occasione dell’ultimo calcio da fermo del match, oppure eseguono in prima persona il calcio stesso. Gagno invece non si è dovuto scomodare e ha trasformato un tiro dall’insolita gittata in un biglietto della lotteria. Tornano alla memoria i portieri goleador, con Rogerio Ceni, brasiliano del San Paolo e della Nazionale capace di segnarne 130: 69 da calcio di punizione e 61 dal dischetto del rigore. A debita distanza occupa il secondo posto il paraguaiano Chilavert, con 60 centri. Però né l’uno né l’altro hanno mai fatto gol da 80 metri. Chissà se ha dormito Gian Maria Rossi e chissà se ci riproverà Riccardo Gagno, che per una volta non si è limitato ad evitare i gol altrui. Il calcio ha scritto un’altra storia bizzarra, consapevole che non sarà l’ultima.
