L’analista politico italo-americano George Guido Lombardi, consigliere di Donald Trump può vantare oltre 30 anni di esperienza imprenditoriale, politica e accademica. George Guido Lombardi è stato ex direttore esecutivo della International Economic Council for Development. Lombardi emigrò negli Stati Uniti dall’Italia negli anni ’70 e grazie alle sue doti imprenditoriali, divenne in breve tempo un importante investitore immobiliare, con sede all’interno della Trump Tower.
E’ autore di diversi libri tra i quali e “Libertà e Progresso Economico” e “Codex”. Nel 2018 ha ricevuto l’America Award della Fondazione Italia-USA. Ad inizio anno è stato uno dei protagonisti dell’incontro tra Donald Trump e Giorgia Meloni a Mar-a-Lago. E’ lui che ha ricevuto il premier italiano all’ingresso della residenza di Trump e con la stessa ha scambiato diverse battute in compagnia del segretario di Stato, Marco Rubio. Con lui abbiamo affrontato alcuni temi di stretta attualità.
Lei ha ricevuto Giorgia Meloni nell’incontro di inizio anno con Donald Trump a Palm Beach. Lei era peraltro presente tra gli invitati speciali della cerimonia di insediamento del tycoon alla Casa Bianca, che idea si è fatto di questa relazione speciale tra il presidente USA ed il premier italiano?
“Trump e la Meloni si sono visti già tre volte, soprattutto gli ultimi due sono stati colloqui amichevoli. Donald nel secondo incontro ha portato la Meloni a vedere un documentario ed erano presenti 500 persone. Lui l’ha portata lì per farla conoscere ad una vasta platea di amici. Era particolarmente orgoglioso per il fatto che il Primo ministro italiano fosse a casa sua. La Meloni ha quindi incontrato Rudy Giuliani. Un fatto importante anche per la comunità italo-americana. Trump ha grande stima per l’Italia. A New York ha conosciuto molti italo-americani, lui ha sempre avuto un affetto particolare per l’Italia. I legami sono molto forti”.
Cosa pensa del premier italiano? E’ d’accordo sull’affermazione di Trump secondo cui ‘avrebbe preso d’assalto l’Europa’? Che intendeva dire il presidente eletto degli Usa?
“Trump a Davos è stato estremamente chiaro. L’Ue ci mette dazi e regole che non sono giuste. I burocrati sono un problema, ma lui ha detto che adora i Paesi europei. In futuro ci saranno soprattutto relazioni bilaterali tra gli Usa ed i singoli Stati europei, ma non con l’Euroburocrazia. In Ue ci sono regole vecchie di burocrati che fanno solo gli interessi della lobby verde”.
Si parla di un grande asse internazionale tra alcuni leader della destra: Trump, Meloni, Milei. Lei è d’accordo con questa tesi?
“Milei ma anche Orban sono venuti a trovare Trump a Mare a lago quando lui non era presidente. E non hanno neanche salutato Biden in quelle circostanze. C’è tra loro un grande feeling contro l’ideologia ‘woke’ sposata dall’estrema sinistra, diversa anche dal socialismo classico e che ha prodotto tanti danni in America come nel resto dell’Occidente. L’asse internazionale tra leader conservatori serve soprattutto per dire ‘basta con la mentalità assistenzialista’. E’ un cancro autentico. Il governo Meloni intende sottrarsi a queste vecchie politiche assistenzialiste e vuole in qualche modo seguire la via tracciata da Trump”.
Da quanto tempo conosce Donald Trump? E’ vero che lei ha un grande rapporto anche con il segretario di Stato Marco Rubio?
“Conosco Trump da oltre trent’anni. Posso dire che Donald ha da sempre una grande empatia con il popolo. Ha aiutato tanta gente ma non vuole farlo sapere. In privato è una persona generosa e buona. Nei grandi comizi le persone percepiscono questo affetto che lui ha nei loro confronti. Ma quando si tratta di fare business diventa un’altra persona. È un grande venditore come lo era Berlusconi. Capisce cosa vuole il compratore e sa bene come negoziare. Non dimentica mai quando subisce cattiverie o scortesie. Non si scorda chi gli fa del male. Ha una memoria lunga. Marco Rubio lo conosco da 10 anni. Quando era deputato, gli ho dato una mano in campagna elettorale per diventare senatore. Nel corso degli anni ci siamo visti anche in cene e uscite pubbliche a Mare a Lago. Quando la Meloni è venuta a Mare a lago ad inizio gennaio ha chiesto a Rubio, che di nome si chiama Marco, se è di origine italiana. Lui ha detto ‘No, mio papà era cubano’, però ha aggiunto che ha fatto una ricerca sui suoi antenati e alcuni di loro venivano dalla Sardegna. Io gli ho detto che conosco Marco da tantissimo, da quando si era candidato come deputato, prima che come senatore e gli ho fatto un po’ di campagna elettorale. E Rubio ha confermato: ‘Sì, mi conosce da bambino’”.
Guerra tra Russia e Ucraina e lotta ad Hamas in Medio Oriente, cosa crede che riuscirà ad ottenere in termini di risultati l’amministrazione Trump?
“Sul Medio Oriente Trump cercherà di fare da pacificatore. Se il principe saudita Mohammed bin Salman lo ha chiamato vuole dire che c’è grande attenzione nei confronti del presidente. Voglio anche sottolineare che la regina Rania di Giordania era venuta a Mare a lago per un pranzo con Melania, poco prima dell’insediamento. Insomma, si guarda con rispetto al nuovo governo di Washington. Posso assicurare che la nuova amministrazione Usa utilizzerà ‘il bastone e la carota’. La politica nel Medio Oriente sarà improntata sulla diplomazia ma anche sulla fermezza nelle richieste. Trump ha avvertito Hamas che gli ostaggi israeliani devono essere liberati, altrimenti ci saranno gravi conseguenze. Finora, notiamo che ne hanno liberati troppo pochi. Quanto al conflitto russo-ucraino, per la risoluzione del conflitto ci vorrà tempo. C’è un dialogo aperto. I contatti tra Trump e Putin sono in corso. Si può arrivare ad una normalizzazione dei rapporti in tre fasi: il primo obiettivo è la cessazione delle ostilità, poi verrà avviato un discorso ampio sul disarmo nucleare tra Washington e Mosca, quindi si dovrà attivare un meccanismo che impedisca alla Russia di poter invadere l’Ucraina dopo la fine del mandato di Trump”.
I membri Nato devono alzare la quota di adesione alla Nato al 5 %. La richiesta di Trump servirà a capire chi è davvero alleato degli Usa e chi no?
“Si, confermo che questa richiesta è nell’agenda della nuova amministrazione. Magari si potrà scendere come quota, ma gli Stati europei dovranno versare più soldi per la Nato di quanto fatto finora. Donald Trump vuole capire di chi si può fidare e di chi no”.
Immigrazione, Trump fa sul serio e prepara il suo programma di espulsioni di massa. Crede che il suo modello debba essere preso in considerazione anche dai Paesi europei?
“Assolutamente vero. E’ voglio dire che sarebbe ora di utilizzare non solo la polizia sull’immigrazione, ma anche l’esercito. L’impiego dei militari può essere molto più efficace, soprattutto per il trasporto dei clandestini fuori dai confini nazionali”.
Verranno applicati i dazi sui prodotti europei come Trump ha promesso in campagna elettorale?
“A Davos Trump ha detto di non essere d’accordo con i dazi messi dagli europei sui prodotti americani. Vuole fare accordi bilaterali con i singoli Stati”.
Ha conosciuto Elon Musk? Cosa pensa delle recenti polemiche italiane su un accordo tra il nostro Paese e SpaceX per l’utilizzo del sistema di comunicazioni satellitari Starlink?
“Certo, ho conosciuto Elon Musk. E’ una persona eccezionale. Sta facendo qualcosa di fenomenale in tutto il mondo. Lui ha come interesse l’avanzamento tecnologico dell’umanità intera. Ha speso miliardi per comprare twitter. Lo ha reso un mezzo di espressione libera non solo di comunicazione. Ha convinto altri social come Facebook a seguire politiche che privilegino la libertà di espressione. Su Starlink io dico che è giusto avere un’altra piattaforma satellitare importante, bisogna porre fine all’epoca dei monopoli del settore della comunicazione. Più attori ci sono sulla telecomunicazione è meglio staremo. Musk a mio parere è l’antidoto ai monopoli”.
Lei è nato a Roma. Torna spesso nel nostro Paese. Quando conta di rimettere piede in Italia?
“Amo l’Italia e Roma. Sono venuto 5 volte lo scorso anno. Sarò nella capitale tra fine marzo ed inizio aprile. Penso di essere di casa nel mio Paese. Mi impegnerò a favorire i rapporti bilaterali Italia-Usa e tornerò innanzitutto per questo motivo”.