Per tutti è una rosa tenue, sfumata, ma lui ci crede. Il francese Bruno Armirail comanda la classifica grazie a una fuga da lontano, in compagnia di altri ardimentosi, che gli è valsa un inatteso simbolo del primato.
Al secondo riposo del Giro ha… dormito con la maglia rosa, orgoglioso di essere il primo francese a indossare la maglia di leader 24 anni dopo Laurent Jalabert.
Da oggi però nemiche del suo sogno saranno le cime dolomitiche. Armirail in verità è un ottimo scalatore, sebbene sia uno specialista delle cronometro. Le prove tic tac sono quelle in cui il ragazzo di Bagneres de Bigorre eccelle, ma quando la strada si drizza sotto i pedali, Bruno non soffre oltre il lecito, anzi nella Groupama è uno dei migliori gregari di capitan Pinot.
Oggi primo esame davvero severo, con arrivo sul monte Bondone, e stavolta i favoriti non potranno nascondersi. Geraint Thomas, secondo in classifica, Primoz Roglic, terzo, e Joao Almeida, quarto, sono i tre principali aspiranti alla rosa di Roma. Subito dietro il nostro Damiano Caruso, che in classifica se ne sta lì, a distanza per ora ampiamente colmabile.
Gli altri, compreso Pinot, sembrano decisamente meno attrezzati per competere fino in fondo nella lotta primato.
MONTE BONDONE, PRIMO VERDETTO IMPORTANTE
Il controllo quasi feroce, il marcamento reciproco e le sensazioni non proprio inebrianti di alcuni papabili protagonisti hanno tenuto sin qui la corsa in uno stato quasi soporifero, almeno riguardo la lotta primato.
Tanta paura di sbilanciarsi poco opportunamente e tanta voglia di risparmiare le energie in vista delle due o tre tappe che scriveranno la classifica.
Ne hanno beneficiato i cacciatori di tappa, cui è stato concesso un via libera incondizionato nei traguardi di giornata. Abbiamo scoperto un velocista straordinario, Jonathan Milan, che grazie alle sue potenti progressioni nei finali ha guadagnato la maglia ciclamino ed ha tutte le intenzioni di difenderla fino a Roma.
Abbiamo purtroppo perso, tra Covid e cadute rovinose, Evenepoel, Ganna, Geoghegan Hart e Vlasov.
Si cercano ora protagonisti suppletivi, pur consapevoli che il successo finale difficilmente andrà a un ciclista diverso dai tre che abbiamo indicato quali papabili vincitori. Oggi il monte Bondone darà le prime risposte.