Piano dell’accoglienza per il Giubileo 2025: opere per 4 miliardi di euro. Nello specifico, trentadue i progetti di riqualificazione e valorizzazione, 23 quelli relativi ad accessibilità e mobilità, 8 quelli dedicati al capitolo accoglienza e partecipazione e 24 per ambiente e territorio. In totale, sono un 1 miliardo i fondi giubilari e 1,8 miliardi le risorse complessive, a cui si aggiungono ulteriori 500 milioni di euro che riguardano invece i 335 interventi già definiti con fondi Pnrr per la realizzazione del Piano ‘Caput Mundi’.
La Capitale, insomma, si rifà il look per accogliere al meglio le decine di migliaia di pellegrini che sono attesi. E l’obiettivo non è solo dare nuova linfa al centro, ma occuparsi anche della periferia, della sicurezza e della mobilità della città eterna. Tra questi la pedonalizzazione di via della Conciliazione, il rifacimento dell’illuminazione degli svincoli del Gra, la riqualificazione di luoghi come il sottovia di piazza Pia o della stazione dei Cinquecento e Termini, la manutenzione dei marciapiedi, la fornitura di nuovi mezzi per Atac e treni per la metropolitana. Il piano propone anche 8 interventi che comprendono la realizzazione di un ostello della gioventù a Santa Maria della Pietà, un centro di eccellenza per persone con disabilità, un centro di accoglienza per persone senza fissa dimora, 11 case dell’acqua, il potenziamento dell’offerta di bagni pubblici.
GIUBILEO 2025, MILIONI DI PELLEGRINI
Con il Dpcm vengono quindi avviate le opere essenziali e indifferibili per il Giubileo 2025, con un duplice obiettivo: accogliere al meglio le decine di milioni di pellegrini che si recheranno a Roma, e allo stesso tempo rendere la città più accessibile, sostenibile e inclusiva, in coerenza col messaggio di speranza, fraternità universale e fiducia che Papa Francesco ha voluto mettere al centro del Giubileo. Un provvedimento a conferma dell’impegno delle Istituzioni italiane, a tutti i livelli, per la riuscita di un evento significativo per la Città di Roma, per l’Italia e per la Chiesa Cattolica. Negli investimenti previsti sono compresi 62 interventi totalmente finanziati dai fondi giubilari, 10 che integrano fondi preesistenti e 15 già finanziati che sono stati inseriti per essere accelerati attraverso le procedure commissariali.
Gli interventi proposti sono stati finalizzati ad ottimizzare l’efficienza della città in vista dell’evento, per garantire la fruibilità delle maggiori connessioni urbane da parte dei pellegrini, dei visitatori e dei cittadini. In questo ambito per la mobilità pubblica sono stati ricompresi, tra gli altri, il piano fermate Atac, la fornitura dei nuovi treni della metropolitana linee A e C, il completamento del rinnovo dell’armamento della metropolitana linea A, la fornitura di nuovi bus ibridi e a metano e gli interventi per la manutenzione delle linee A e B della metropolitana. Per la mobilità dolce e sostenibile nello specifico, è stato previsto il collegamento ciclabile Monte Ciocci San Pietro. Quanto alla mobilità privata il programma contiene, tra gli altri interventi, i parcheggi attrezzati per i bus turistici, la razionalizzazione dell’innesto A24-tangenziale est e il parcheggio interrato a lungotevere Castello.
Infine, il programma dettagliato per il Giubileo 2025 contempla anche 24 interventi rivolti all’ambito Ambiente e territorio che riflettono come l’impegno giubilare si rivolga anche alla cura del patrimonio naturalistico, come le vie d’acqua e i parchi, per integrarli in un rapporto armonico ed equilibrato con la città e con i cittadini. A tal fine sono stati inseriti interventi relativi alla creazione di parchi pubblici d’affaccio ed oasi naturalistiche sul Tevere, interventi di riqualificazione e valorizzazione delle sponde del Tevere, e interventi sul verde di alcune ville storiche. Quanto all’ambito Caput Mundi il Programma degli interventi è stato già approvato nel giugno 2022 e si si articola in 335 interventi complessivi, che riguardano anche la Città Metropolitana e la Regione Lazio, per un valore totale di investimento pari a 500 milioni di euro articolati su sei linee di investimento.
Il programma è stato definito secondo le linee di indirizzo stabilite dal tavolo istituzionale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in stretto raccordo con la Santa Sede e con tutti i soggetti coinvolti.