Ben 100 piazze e strade limitrofe con circa 850 Hotspot Wi-Fi6 di ultima generazione. Poi stazioni e tunnel delle linee metro, a partire dalla A. Inoltre 2000 small cell e punti per la copertura Wi-Fi Indoor in 7 edifici pubblici, 1.800 sensori di Internet of Things e 2mila telecamere ad alta definizione, da collegare a una nuova e avanzata sala operativa della Polizia Locale. Sono gli obiettivi della fase operativa del Progetto 5G di Roma Capitale per il Giubileo, presentato dal sindaco Roberto Gualtieri in Campidoglio insieme al dg di Roma Capitale Paolo Aielli e al Ceo della Boldyn Network Italia Antonino Ruggiero che realizzerà l’infrastruttura digitale.
IL PROGRAMMA
L’avvio dei lavori è previsto con l’inizio del 2024 con un finanziamento da più di 97 milioni di euro, dei quali 20 a carico della parte pubblica. Il Campidoglio, i Musei Capitolini, l’Anagrafe e alcuni assessorati saranno i primi palazzi istituzionali a godere della connessione veloce. La copertura wifi arriverà nelle 100 piazze, insieme a sensori e telecamere, entro giugno 2025 ma il 75% sarà operativo già per il Giubileo. Per quanto riguarda la copertura delle metropolitane, le fermate della Metro A più battute dai pellegrini saranno connesse entro la fine del 2024, mentre le altre entro giugno 2025. Per la linea B, metà sarà coperta entro il 2024 e verrà completata entro dicembre 2025. Per la Metro C metà sarà coperta entro giugno 2025, 75% entro dicembre 2025 e il 100% entro giugno 2026. I lavori procederanno per tappe successive fino al 2027. Il 5G, in base al progetto, permetterà il monitoraggio del corretto smaltimento dei rifiuti, reti di trasporto intelligenti, efficientamento energetico per illuminare e riscaldare edifici, più sicurezza stradale e una verifica più puntuale della qualità dell’aria. “Roma è tra le prime al mondo ad investire su una rete 5G e di wifi pubblico – ha sottolineato Gualtieri – in grado di coinvolgere tutta la città e che, grazie al sistema della small cells, ridurrà sia i consumi che l’inquinamento elettromagnetico. Roma diventa una smart city, al pari, forse, solo di New York, Londra e Singapore: una città più intelligente e interattiva che si prepara ad affrontare al meglio le grandi sfide che la attendono”.