Questa mattina, a Trivigliano, si respirava un’aria di legalità nel ricordo del giudice Giovanni Falcone. Il sindaco Gianluca Latini, insieme all’assessore delegato e ai colleghi sindaci di Torre Cajetani e Guarcino, alla dirigente scolastica IC di Guarcino, Stefania Giammaria, al Comandante dei Carabinieri del distaccamento di Sabaudia del reparto Biodiversita’, il luogotenente Giuseppe Stolfa, al parroco di Trivigliano, don Rosario Vitagliano, e al Comandante della stazione Carabinieri del nucleo Forestale di Fiuggi, il Maresciallo Gianluca Ionta, hanno messo a dimora “l’albero del giudice Falcone”.
I veri protagonisti dell’iniziativa – che porta la firma del MIM (ministero dell’istruzione e del merito), del Comune di Trivigliano, del mistero della transizione ecologica e dell’arma dei Carabinieri – sono stati gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di primo grado insieme alle loro bravissime insegnanti. “Insieme alla dirigenza scolastica e al ministero – ha spiegato nel suo intervento il sindaco Gianluca Latini – abbiamo portato a termine un progetto di legalità ambientale indirizzato a tutta la Comunità e alle nuove generazioni. Abbiamo messo a dimora alcuni alberi che saranno geolocalizzati nella fase di crescita e rappresentato quel simbolo nuovo di una cultura ambientale che stiamo cambiando. Oggigiorno anche il più piccolo gesto può contribuire a salvaguardare il nostro pianeta”. A scaldare il cuore dei tanti genitori e nonni presenti alla cerimonia, oltre al piacevole sole primaverile ci hanno pensato i piccoli alunni che hanno citato frasi celebri del compianto giudice Falcone, hanno ballato, cantato ma, soprattutto, hanno ricordato che “l’ambiente deve essere rispettato”.
Grande successo per il progetto “l’albero del giudice Falcone”
