In ogni guerra che si rispetti, oltre a bombe e granate, piovono sulla testa dei cittadini uragani di notizie farlocche che la metà basterebbero. Il conflitto scatenato da Mad Vlad in Ucraina non fa eccezione. Anche in questo caso, ci si combatte attraverso l’informazione distorta e le bugie che velocissime corrono sulla via dei social. Le insidie sono quotidiane. Giornalisti di tutto il mondo, dalla Cnn alla Bcc a Usa Today, hanno scoperto molti video e foto fake. Immagini di altri conflitti e di altri anni, in arrivo da Gaza o dal Libano. Persino videogiochi finiti in tv. Segue elenco parziale di fake news fatte circolare in questi giorni sui media di carta, sui social, nei tg, probabilmente anche nei bar.
1) Ha cominciato il ministero della Difesa russo, postando un video che avrebbe dovuto dimostrare il ritiro delle truppe dalla Crimea. Era il 16 febbraio, il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, non ci era cascato e aveva ribattuto a Putin: “La Russia conserva la capacità di invadere senza preavviso”, era stata la sua analisi. Sappiamo com’è finita.
2) Pandramodi. Aerei russi lanciano giocattoli bomba sulla regione di Sumy, con cellulari e gioielli esplosivi, per terrorizzare e ferire chi li raccoglie. Le voci si susseguono, fra reciproci scambi di accuse. Facta, gruppo di fact checker italiani, dimostra che è tutto falso.
3) I tredici marinai ucraini di base all’Isola dei Serpenti, davanti alla nave russa che impone loro di arrendersi, ribattono sprezzanti: “Ci siamo: gli dico di fottersi? Marina Russa! Fottetevi!”. La notizia viene veicolata da un video ritenuto autentico dal quotidiano britannico The Guardian, e smentito invece dal Cremlino, “hanno alzato le mani e basta”. In effetti quei militari dopo la consegna delle armi si sono onorevolmente arresi. E non c’è niente di male. Non si può essere mica tutti come i 300 delle Termopili
4) Mosca, spalleggiata dalla rete di media amici, anche in Italia, sostiene che il palazzo di Kiev colpito da un missile, video riprodotto da milioni di chat, sia vittima di fuoco amico, un ordigno locale Buk-M1. E’ una bugia dalle gambe cortissime.
5) I russi avanzano portandosi dietro, al modo di una salmerìa, forni crematori mobili dentro i quali infilare i cadaveri dei propri soldati morti in combattimento così da nascondere il numero dei decessi. A corredo della notizia viene diffuso anche un video. Peccato che il filmato sia stato pubblicato su You Tube nel 2013 da una società russa che costruisce inceneritori.
6) Sul podio delle fregnacce giornalistiche sale orgoglioso anche il Sole 24 Ore che sul proprio sito pubblica una foto di caccia russi in azione e il titolo: «La Russia bombarda Kiev». Ma la foto utilizzata per raccontare l’evento si riferisce – come ha scoperto il giornalista Simone Fontana – ad una parata militare a Mosca.
7) Fa la sua bella figura anche il Tg 2 Rai che annuncia i raid dell’Armata Rossa mandando in onda dei bombardamenti cittadini. Peccato si tratti della schermata di un videogioco chiamato War thunder. I contaballe del servizio pubblico vengono (di nuovo) smascherati dal fact cecking di Fontana.